MILANOLLO
Piero Faustini
– Famiglia di violiniste, la prima delle quali è Domenica Maria Teresa (Teresina), nata a Savigliano, nel Cuneese, il 28 ag. 1827 da Giuseppe Antonio e da Antonina Rizzo, originaria [...] certamente l’esito più elevato della sua produzione, per lo più comunque destinata al personale uso concertistico: trascendente è infatti la difficoltà di opere come le due Variazioni umoristiche, specialmente nei tipici passaggi condotti a ottave ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] una agilità degna di David; certo è che il suo perno stilistico ed interpretativo non fo nell'espressione trascendente del sentimento attraverso il virtuosismo, bensì attraverso lo slancio, il fervore, attraverso un'imponenza nobile e marziale.
L ...
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CISOTTI, Umberto
Roberto Ferola
Nacque a Voghera (Pavia) il 26 febbr. 1882 da Prospero ed Anna Luigia Acquaroli, in una famiglia vicentina di antica nobiltà.
Il padre era ingegnere delle ferrovie. Tra [...] armoniche, le funzioni analitiche, la rappresentazione conforme. Di questi suoi studi ci limitiamo a ricordare i principali: Di una particolare trascendente intera, in Rend. del R. Ist. lomb. di scienze e lett., s. 2, XLV (1912), pp. 343-350; Sopra ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] fatto che esso ci conduce in un mondo diverso con la nostra intera forma umana e la G. parla di "sensualità trascendente" (Gli imperdonabili, p. 236) ingiustamente condannata, poiché è il nostro corpo che deve entrare in contatto con Dio e passare ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] quello del pensiero. In particolare, l'A. nega che di là dalla compatta trama dei fenomeni naturali resti una trascendente Causa prima. La legge genetica della realtà è il passaggio dall'indistinto al distinto; questa legge, mutuata dal risultato ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] , dimostrare in base a un canone razionale e obiettivo. Per il F. costituiva una forzatura storica ridurre all'ansia del trascendente la vita intima del poeta, il cui pensiero e il cui mondo affettivo restano estranei a ogni religione rivelata; e d ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] disgustato" - così il 12 ottobre Foscolo - dal non poter subito disporre di 4000 fanti e di 30.000 moschetti. E sin trascendente in "segni espressi di alteratione" - così il 20 sempre Foscolo - J. nel constatare che niente per lui arrivava da Venezia ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] suoi sudditi esiste - e resiste nel corso del dramma - un rapporto di solidarietà, è sostituita dalla fede nel trascendente. La polemica contro le corti malvage conclude una vicenda di progressivo estraniamento dalla servitù. cortigiana accettata con ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] con la soppressione della lunga tirata "O homo" - contraddistinta da un tono oratorio e da una impostazione di autorità trascendente - nonché della lunga dissertazione sul "Pater Noster". Occorre tuttavia tener presente che nel prologo di RM più che ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] possibile riflesso del clima ficiniano di quegli anni (Del Bravo, 1973) e comunque dichiarata espressione di una sensibilità volta al trascendente. "Fieramente di mal di renella aggravato" (Vasari, 1550, p. 235) il D. morì il 20 febbr. 1482 a Firenze ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.