GIOIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
GIOIA (Gioja), Pietro. -Nacque a Piacenza il 22 ott. 1795 da Lodovico, "uno dei negozianti più distinti" della città (Gioia, p. 5), e da Annunciata Arata. Nipote del [...] netta separazione tra Chiesa e Stato (e della preminenza del potere civile) in tutto ciò che non rientrava nella sfera del trascendente. Nella sua veste di ministro il G. si rivelò anche più perentorio, tanto da trovarsi presto in conflitto con il ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] , ma solo nel senso ideale, in quanto la ricostruisce in sé. Lo spirito creatore può, essere quindi solo assoluto e trascendente: il mondo è un sistema di relazioni, unificate da un principio che aduna ciò che è disperso nello spazio e transitorio ...
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PEGASO (Πήγασος)
E. Paribeni
Nell'arte figurata della Grecia antica, i due motivi paralleli del cavallo alato e di P. - quest'ultimo è a volte rappresentato senz'ali - si affiancano e si incrociano sino [...] cavallo alato che sta a significare ogni più alto impulso poetico. E le uniche figurazioni che è dato ravvicinare a questo aspetto trascendente e allusivo del mito sono quelle relative a una sorta di glorificazione di P. con le ninfe o le Muse che lo ...
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MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] vari volumi, dei quali uscirono solo Preludio (Firenze 1950) e, postumo, Estetica del silenzio. Nuovi principî di una estetica del trascendente (Vicenza 1990).
Il M. morì a Firenze il 25 febbr. 1965.
Fra le opere del M. si ricordano ancora: Benedetto ...
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PRODI, Giorgio
Felice Cimatti
PRODI, Giorgio. – Nacque a Scandiano (Reggio Emilia), il 12 agosto 1928 da Mario, ingegnere civile, e da Enrichetta Franzoni, maestra elementare. La famiglia aveva lontane [...] il suo lavoro: l’impegno conoscitivo ed etico, che tanto più è serio e rigoroso quanto meno è garantito da un’istanza trascendente, e la vita, da lui intesa, da scienziato e filosofo, come un inarrestabile processo di traduzione, costruzione di nuovi ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] sormontar di sopr'a mia virtute; / e di novella vista mi raccesi (XXX 56-58). Ma prima di raggiungere quest'ordine trascendente, D. descrive l'oltretomba in quei termini di pura visualità di cui lo hanno reso cosciente i trattati di Perspettiva.
Bibl ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucrezio: una scuola filosofica in forma di poesia
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il De rerum natura Lucrezio [...] della mortalità e a considerare gli dèi come esseri non interessati alle vicende umane, sembrava scevro da ogni aspirazione trascendente, dall’altro esso diventa lo strumento stesso grazie al quale la personalità del maestro acquista i tratti di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una forte vocazione alla spiritualità rappresenta, da qualche decennio a questa parte, il filo conduttore [...] popolo e del suo tempo.
L’aspirazione a una musica autenticamente religiosa, capace di accostarsi all’idea stessa di trascendenza attraverso un linguaggio semplice e scarnificato, è il filo conduttore dell’esperienza di Arvo Pärt, nato in Estonia nel ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] 'arte di Ozu Yasujirō), Tokyo 1971.
P. Schrader, Transcendental style in film: Ozu, Bresson, Dreyer, Berkeley 1972 (trad. it. Il trascendente nel cinema, Roma 2002, pp. 19-59).
D. Richie, Ozu, Berkeley 1974.
D. Bordwell, Ozu and the poetics of cinema ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] simbolico» (come ha fatto E. Cassirer nella Philosophie der symbolischen Formen, 1923-29), oppure per designare un mondo formale trascendente rispetto alla vita (come ha fatto G. Simmel), o più sovente per analizzare la crisi della civiltà e il ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.