separato
Domenico Consoli
Participio passato di uso tecnico, dal latino separatus-um che nel linguaggio scolastico traduceva il termine greco χωρισϑὸς, ricorrente in Aristotele, nel significato di " [...] aveva criticato la nozione platonica di idea s. come realmente distinta dalla sostanza sensibile, e come principio trascendente la molteplicità degl'individui di una specie: nell'ente determinato concreto, infatti, non si dava separazione reale ...
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Madhva Filosofo e teologo indiano (n. Pājakakṣetra, Karṇāṭaka, 1238 ca
m. 1317). È autore di 37 opere, fra cui un commento alla Bhagavadgītā, commenti al Brahmasūtra e a varie Upaniṣad, un commento [...] un valore prescrittivo. M. segue invece la Mīmāṃsā nell’affermare che il Veda abbia come ambito di applicazione solo il trascendente, ossia il dharma, e nel legare il valore epistemologico del Veda al suo non dipendere da un autore. Questa dottrina ...
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Althusser, Louis
Filippo Del Lucchese
Filosofo francese, nato a Birmandreis in Algeria il 16 ottobre 1918 e morto a La Verrière (Yvelines), il 22 ottobre 1990.
La presenza di M. nelle sue opere è al [...] dinamica sempre aperta di forze in conflitto, necessarie nel loro sviluppo causale, ma libere da ogni destino trascendente. Pensando ‘nella’ congiuntura, M. rende possibile una lettura rivoluzionaria della teoria marxista e, al contempo, della teoria ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] , fenomeni essenzialmente umani, in quanto chi li esprime non è riconducibile a un mero fatto naturale: ha una sua trascendenza, cioè è sempre presente per qualche cosa d’altro.
La p. esistenziale prescinde da giudizi clinici e prognostici e ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] secondo criterî derivabili dall'esperienza. Così il fondamento dell'autorità politica non va cercato in motivi di ordine trascendente, bensì nella volontà degli individui, poiché la società politica o civile nasce quando gli uomini cominciano a ...
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In geometria, curva piana, luogo dei punti equidistanti da un punto fisso O, detto centro della c.; la superficie piana da essa racchiusa è il cerchio. La distanza costante dal centro a un punto qualsiasi [...] lo stesso per qualsiasi c.) tra la c. e il diametro, cioè del numero π; essendo quest’ultimo un irrazionale trascendente, la rettificazione della c. non è problema risolubile con costruzioni elementari cioè usando solo riga e compasso (➔ anche pi ...
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UNAMUNO, Miguel de
Lorenzo GIUSSO
Scrittore spagnolo, nato a Bilbao il 29 settembre 1864, morto a Salamanca il 10 gennaio 1937. Giovane ancora, fu nominato professore di letteratura greca dell'università [...] , alla fede, all'apostolato della verità e della giustizia che sovrappone un ordine etico a quella che sembra essere la trascendente immortalità della Natura. E questa fede ardente in un fine divino dell'uomo che anima i grandi cavalieri dell'ideale ...
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IPOSTASI (gr. ὑπόστασις, da ὑπό "sotto" e ἵστημι "sto")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nicola TURCHI
Dal punto di vista etimologico, questo termine coincide pienamente con substantia, che la tarda [...] manicheismo e in genere di tutte quelle concezioni religiose che, per spiegare il passaggio dall'unità della natura divina trascendente alla molteplicità che regna nel mondo contingente, ricorrono a un emanatismo del tipo, appunto, di quelli di cui ...
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LACHELIER, Jules
Carlo Mazzantini
Filosofo, nato a Fontainebleau nel 1832, morto ivi il 28 gennaio 1918. Dal 1864 insegnò filosofia nella Scuola normale di Parigi.
La dottrina del L. ci si presenta [...] credette conciliabile questa dottrina con l'ortodossia cattolica, ciò accadde perché egli riteneva l'oggetto della fede affatto trascendente e ineffabile, e caratterizzabile dalla filosofia solo in modo negativo: la "vita eterna" è quindi tutt'altro ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] usato per i sovrani ellenistici. L'appellativo, invece, di optimus princeps che fu dato a Traiano, non ha nulla di trascendente; esso corrisponde perfettamente al modo oggettivo, severo, ma umano, col quale lo Stato romano fu organizzato e retto, con ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.