Generalità. -
1. Si tratta di un termine matematico, del quale gioverà chiarire il significato in via intuitiva, prima di passare alla definizione precisa e ai necessarî sviluppi teorici. Consideriamo [...] le curve piane in geometriche e meccaniche (ossia, con la denominazione oggi in uso, dovuta a G. W. Leibniz, in algebriche e trascendenti) e dimostra che per le prime il grado dell'equazione non si altera con una traslazione degli assi.
Per quanto la ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] la prerogativa di conservare la traccia di una condizione aurorale dell'essere - scrive Bonnefoy - al di qua di qualsiasi trascendenza, ma al di là di qualsiasi banalizzazione referenziale, compito del poeta è quello di puntare a un linguaggio capace ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] triade, nessun numero, nessuna unità, nessuna esistenza può adeguare in qualche modo l'ineffabile natura di Dio.
In tal modo, la trascendenza di Dio è posta in grande rilievo, né a turbarla influisce ciò che egli dice sulla Trinità, nella quale da un ...
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TRISEZIONE
Luigi CAMPEDELLI
. Il problema della trisezione dell'angolo, cioè della divisione di un angolo in tre parti uguali, costituisce una delle classiche questioni che sono pervenute a noi dall'antichità [...] uguali risale al sec. IV a. C. ed è dovuta a Ippia d'Elide, il quale si valse di una curva (di tipo trascendente) da lui scoperta, e che più tardi fu denominata quadratrice (v. dinostrato). Essa serve anzi per risolvere il problema più generale della ...
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TAULER, Johannes
Maryla Falk
Mistico tedesco, nato probabilmente a Strasburgo, intorno al 1300, ivi morto il 16 giugno 1361. A 15 anni entrò nel convento dei domenicani di Strasburgo e vi seguì il corso [...] fino al tramonto di ogni luce di coscienza creaturale, nell'incessante intensificarsi dell'aspirazione fino al risveglio della trascendente Luce divina - è una via che conduce nell'intimo recesso dell'essere umano, dove, per entro all'anima ...
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IPPIA di Elide
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Pensatore greco del sec. V a. C., uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica.
Documenti superstiti del suo [...] e Simplicio.
Il problema della trisezione dell'angolo lo condusse a scoprire la prima curva che si sia trovata dopo il cerchio: una trascendente, che per l'uso che se ne può fare anche nella quadratura del cerchio, fu da lui stesso, a quanto pare ...
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Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] " e a "essenza"), gli conservò, nei rari casi in cui lo mantenne nella sua forma specifica, il senso della realtà trascendente e ideale di contro a quella materiale ed empirica: come per es. nella formula giobertiana dell'ente che crea l'esistente. ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] l'artista non è altro che un 'mortal velo' dietro il quale si cela un'idea di bellezza superiore e trascendente. La nudità ha dunque, come nella Grecia antica, una funzione idealizzante, affranca la figura umana dalla sfera del quotidiano dotandola ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] le tendenze più significative e recenti, è utile anzitutto distinguere la possessione da analoghe forme di relazione trascendente con forze sovrumane, che nei diversi contesti culturali e religiosi possono assumere le caratteristiche dell'estasi (v ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] incapace di volere e di credere; in L'anima (ibid. 1893)traccia una specie di itinerario spirituale verso la felicità trascendente; in L'immorale (ibid. 1894, ma scritto nel 1889)pone a confronto, in termini incerti, la vita di un materialista ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.