PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] Era così in grado di ridefinire in termini funzionalisti il rapporto fra pensiero e realtà, dando forma a un «trascendentalismo storico-oggettivo» che vedeva nelle categorie schemi «costruiti dall’uomo» e pertanto mutevoli (G. Preti, Il mio punto di ...
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LOMI (Gentileschi), Orazio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa, qualche giorno prima del 9 luglio 1563 (quando fu battezzato nella chiesa di S. Biagio alle Catene), figlio dell'orafo fiorentino Giovan Battista [...] metafisico della sua poetica, traducendo la pluralità delle valenze allegoriche che accompagnano il tema in un lirismo di trascendentale immobilità, che richiama gli esiti più alti della natura morta olandese di primo Seicento. Il Cristo coronato di ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] a ripristinare l'assoluta unità primordiale dell'essere: in Metafisica del sesso (ibid. 1958) sottolineò appunto la dimensione trascendentale dell'eros. Successivamente, con varie opere tra cui Cavalcare la tigre (Milano 1961) e Il fascismo. Saggio ...
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CALOGERO, Guido
Mauro Visentin
Nacque a Roma, il 4 dicembre 1904, da Giorgio, di origini siciliane, professore di lingua francese nelle scuole secondarie, spirito di sentimenti progressisti, di simpatie [...] , la verità con il pensiero e il pensiero, in definitiva, con una forma di autocoscienza e di soggettività trascendentale. Ciò era anche frutto dell’equivoco sorto sul terreno della logica arcaica che confondeva linguaggio e pensiero, permettendo ...
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SOAVE, Francesco
Giuseppe Micheli
(Gian Francesco). – Nacque a Lugano il 10 giugno 1743 da Carlo Giuseppe e da Chiara Francesca Herrick (Herrich).
Lì iniziò gli studi presso il collegio S. Antonio, [...] Villers (Metz 1801). Di Kant Soave proponeva una lettura in chiave marcatamente empiristica; interpretando il trascendentale in senso innatistico, egli accostava il criticismo all’idealismo fenomenistico di George Berkeley, riducendo quindi il ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] ., e non, come per Croce, un semplice "canone empirico": una filosofia della storia, fondata per altro sullo scambio del trascendentale e dell'empirico), il dissenso rimase senza soluzione, la discussione, che in buona parte si svolse per lettera, su ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] musicista, cioè, che "ha portato di colpo la musica dal cielo in terra", sottraendola a qualsiasi risoluzione trascendentale.
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Opere. Critica, saggistica, divagazioni autobiografiche: Meditazioni intorno alla guerra d'Italia e d'Europa, Milano 1917 ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...