Teoria generale dello spirito come atto puro
Davide Spanio
Nell’Epilogo che, accompagnato da un’Apologia, chiude il Sistema di logica come teoria del conoscere (1917-1923), Giovanni Gentile rinvia alla [...] totale della verità. Se il mio pensiero era allora quello di tutti e quello di tutti il mio, nell’unità del «Noi trascendentale» (p. 43), non per questo doveva venir meno la differenza, tolta la quale l’identità con sé del vero sarebbe precipitata ...
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Nato il 16 gennaio 1838 a Marienberg, fu prima sacerdote cattolico, quindi, lasciato il cattolicesimo al tempo delle polemiche intorno al proposto dogma dell'infallibilità papale, fu professore di filosofia [...] in seguito a Firenze e morì a Zurigo il 17 marzo 1917. In antitesi tanto al metodo trascendentale neokantiano, quanto alla psicologia analitico-atomistica dell'empirismo, concepì, come disciplina filosofica fondamentale, una "psicologia descrittiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] conosco indipendentemente dal fatto che io abbia mai sommato questi due numeri nel corso della mia esperienza.
La “filosofia trascendentale” ha il compito di stabilire le condizioni di validità oggettiva e universale di questi giudizi, e in tal senso ...
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Filosofo italiano (Varazze, Savona, 1923 - Chivasso 2020). Prof. di filosofia teoretica (1961-66) nell'univ. di Trieste, poi di filosofia morale (dal 1967, ora prof. emerito) in quella di Torino; è stato [...] dal 1990. Interessato ad alcuni problemi cruciali del pensiero moderno (Bergson, Il profondo e la sua espressione, 1954; La filosofia trascendentale e l'"Opus postumum" di Kant, 1958; Leibniz e Des Bosses, 1960; L'oggettività, 1960; Il problema dell ...
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Saggista e moralista (Resina 1887 - Roma 1941). Redattore del quotidiano Il Mondo e, soppresso questo, di altri giornali (fra cui da ultimo il Popolo di Roma), avversò il fascismo (Diario politico, post., [...] , impegnandosi inoltre, sul piano filosofico, a sintetizzare le esigenze del pragmatismo e dell'idealismo (Teoria del pragmatismo trascendentale, 1915; Saggi di etica e di filosofia del diritto, 1915) e, dopo la tragica esperienza della prima ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] nel contempo la possibilità di una metafisica come scienza sul modello della fisica e della matematica. La nuova filosofia trascendentale che risulta da questa impostazione è volta a determinare le condizioni di validità della scienza in generale (e ...
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In senso generale, errore o incertezza che risulta dall’uso di termini equivoci. In questa accezione il termine viene usato da Aristotele (Elenchi sofistici, cap. 4) per segnalare specificamente l’ambiguità [...] come titolo Dell’anfibolia dei concetti della riflessione, a causa dello scambio dell’uso empirico dell’intelletto con l’uso trascendentale. La riflessione è l’attività grazie alla quale decidiamo se un concetto abbia la sua sede nell’intelletto puro ...
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Fazio-Allmayer, Vito
Filosofo italiano (Palermo 1885 - Firenze 1958). Fu prof. di filosofia teoretica nell’univ. di Palermo e poi (dal 1951) di storia della filosofia nell’univ. di Pisa. Svolse, nell’ambito [...] atto-fatto come azione morale o processo attraverso il quale i soggetti empirici si risolvono nel farsi del soggetto trascendentale, in cui si unificano e per cui comunicano tra loro (Il problema morale come problema della costituzione del soggetto ...
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È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] filosofia moderna, con Campanella e Cartesio; e diventa fondamentale dopo Kant, che distingue la coscienza empirica dalla trascendentale, atto dell'io penso, la quale condiziona e unifica tutte le rappresentazioni. L'idealismo hegeliano, accentuando ...
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SOGGETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico di storia assai singolare, essendo giunto a possedere un significato per certi aspetti esattamente antitetico a quello che aveva in origine. Il latino subiectum [...] posteriore. Il soggetto s'identifica in esso con l'Io, e al pari di quest'ultimo si distingue in soggetto trascendentale, o puro, e in soggetto empirico, a seconda che vien concepito come forma universale e assoluta o come realizzazione individuale ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...