L'Ottocento: biologia. La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
Janet Browne
La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
L'arco di tempo che va dal 1800 al 1860 è indicato nella storia della [...] in cui il disegno divino non si mostrava al livello di perfetti adattamenti nelle singole specie, ma a un livello più astratto, trascendentale, di progetto. La loro ricerca di generalizzazioni e di leggi, e la credenza che la forma organica fosse una ...
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Dicesi antinomia la coesistenza di due leggi fra di loro contraddittorie e riferentisi ad un unico oggetto. Basandosi sul principio di contraddizione, l'esistenza dell'antinomia prova o che l'oggetto delle [...] critico ha formato oggetto particolare di studio delle filosofie post-kantiane.
Bibl.: Kant, Critica della Ragion Pura (dialettica trascendentale, II, capitolo II); Critica della Ragion Pratica (parte 1ª, II, cap. I-II); Critica del Giudizio (parte 1 ...
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Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, La
Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale,
La (Die Krisis der europäischen Wissenschaften und die transzendentale [...] ragione» capace di superare il naturalismo e rivolgersi alle forme più aperte della razionalità scoperte dalla fenomenologia trascendentale, con la presa in carico del «mondo della vita» (Lebenswelt), «regno di evidenze originarie» irriducibile a ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] terza facoltà accanto alla sensibilità e all'intelletto, svolge ora un ruolo subordinato). S'introduce qui la nozione di schema trascendentale: esso è una regola per cui il senso interno (il tempo) viene a determinarsi a seconda delle categorie. Se ...
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Filosofo (Aggius 1914 - Firenze 1980), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Firenze dal 1959. Sostenitore di un "prassismo trascendentale", ha criticato gli orientamenti filosofici caratterizzati [...] da eccessi speculativi. Opere: Il problema della ragione (1951); Ricerche sul razionalismo della prassi (1957); Logica, scienza e prassi (1980) ...
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Filosofo e pedagogista (Düsseldorf 1854 - Marburgo 1924). Tra gli esponenti principali della scuola neokantiana di Marburgo, N. riprese da I. Kant soprattutto il metodo trascendentale, applicandolo dapprima [...] di Platone un kantiano ante litteram, il che destò vivaci polemiche). N. rilevò in Kant soprattutto il metodo trascendentale (reinterpretando le intuizioni di spazio e tempo come condizioni della possibilità dell'esperienza, attenuando di molto l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] deve riuscire, o a far della natura un’intelligenza, o dell’intelligenza una natura, ne segue che la filosofia trascendentale, a cui spetta quest’ultimo ufficio, sia l’altra necessaria scienza fondamentale della filosofia.
F.W.J. Schelling, Sistema ...
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Filosofo (Meuselwitz 1770 - Hildburghausen 1848). La sua tesi (nel saggio Ueber die Entwicklung des Begriffs der Religion, 1798) della irreligiosità della filosofia trascendentale portò prima all'allontanamento [...] dall'insegnamento universitario di Fichte, che aveva avuto maestro all'univ. di Jena, e in seguito dello stesso Forberg ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] si propone di indagarla. In tal modo, però, commette un duplice errore: in primo luogo, ‘frammenta’ un piano – quello trascendentale – che si dà in origine come assolutamente unitario; in secondo luogo, facendo questo, riduce a ‘ente tra enti’ lo ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] p. 36; così anche Severino 1994, p. 25).
Anche se eleva il soggetto, retoricamente, al centro della scena, il trascendentalismo gentiliano perverrebbe infatti alla piena identità di pensiero e mondo, nella quale l’Io, sciogliendosi nell’identità dell ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...