ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] , idealisti, agnostici e massoni nel veder esaltato il "brutto stile" del tardo impero. Il saggio rivalutava un'epoca di transizione che, solo dopo la seconda guerra mondiale, fu posta al centro dell'interesse. L'A. commise l'imperdonabile errore di ...
Leggi Tutto
BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] 'Italia del Seicento (Napoli 1906), ribadiva chiaramente la sua tesi, affermando che il Seicento è un'età di transizione, con manifestazioni di decadenza e nel contempo di rinnovamento. Nel 1929 apparve, dopo numerose ristampe, la seconda edizione ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] con Maria d'Aragona. Grande importanza riveste questo lavoro drammatico per la storia del teatro italiano, nel periodo di transizione tra la rappresentazione sacra e il fiorire della commedia classica. La prima delle due elegie che compongono la ...
Leggi Tutto
CALOGERO, Lorenzo
Giovanna Sarra
Nacque a Melicuccà (Reggio Calabria) il 28 marzo 1910, terzo di sei figli di una famiglia di possidenti, da Michelangelo e Giuseppa Cardone. Frequentato l'istituto tecnico [...] con i problemi e le domande attuali. Storicamente l'opera è collocabile in un postermetismo maturo, forse una poesia di transizione fra le esperienze strettamente ermetiche e le sperimentazioni degli anni '60.
Opere: Pocosuono, Milano 1936; Ma questo ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] in una Raccolta di componimenti poetici a Bologna, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Casa Carducci, Mss., 83-91). La transizione era comunque conclusa nel 1700, anno della canzone più nota, Donna, negli occhi vostri (per la monacazione dell ...
Leggi Tutto
CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] C. annuncia "quel movimento a spirale che informerà l'opera sua valida", sicché i Viaggi vanno considerati un lavoro di transizione. In effetti nei due anni che vanno dall'ultima data di composizione dei Prologhi (luglio 1914), scritti per la maggior ...
Leggi Tutto
FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] compresi fra la fine del Duecento e il 1315. I suoi esordi furono di poeta lirico sulla linea dei toscani di transizione (Guittone, Ugolino Buzzuola, lo Schiavo di Bari): ma nulla ci è rimasto dei suoi primi versi, ricostruibili, tuttavia, solo per ...
Leggi Tutto
CARLI, Mario
Paola Magnarelli
Nacque a San Severo (prov. di Foggia) il 31 dicembre del 1889 da Enea e da Luisa Picciarelli. Il padre era romagnolo, la madre pugliese. La sua formazione di giovane letterato [...] ., con Settimelli, Bottai e Bolzon e del resto gli stessi fascisti tesero poi ad accentuare questa continuità.
Tuttavia la transizione non fu immediata né esente da travagli. Già nel 1918 il C., Marinetti e Settimelli avevano fondato i Fasci politici ...
Leggi Tutto
GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] primo Cinquecento, i quali, pur uscendo sotto nome di tragedie, appartengono a una fase di graduale transizione da esperienze tardoumanistiche di carattere mescidato e semipopolare alla grande stagione della regolarizzazione aristotelica. Il dramma ...
Leggi Tutto
BACCI, Orazio
Alberto Frattini
Nato a Castel Fiorentino in Valdelsa il 18 ott. 1864, studiò in Firenze, laureandosi nell'Istituto di studi superiori, alla scuola di A. Bartoli e di A. D'Ancona, il quale [...] nel quadro della nostra cultura storico-letteraria a cavallo tra i due secoli, di un'onesta e laboriosa età di transizione, che dalla provincia guarda all'Italia, senza ignorare l'Europa, e vigilmente illustra e rinsalda - pur cautamente aprendosi ai ...
Leggi Tutto
transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....