BERTIOLI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Parma il 23 genn. 1735, da Ignazio e Gerolama Vannini. Si laureò in giurisprudenza nell'ateneo cittadino, dove nel 1767 divenne titolare della cattedra di istituzioni [...] del Du Tillot, operato dai Francesi con i decreti dei 6 aprile e 12 maggio di quell'anno.
Il regime di transizione instaurato con l'avvento francese in Parma che conservava al duca Ferdinando la titolarità dei ducato, e alla sua morte (avvenuta ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] sicurezza dal conterraneo Camerana, in rapporto al quale il C. costituisce una premessa necessaria per stabilire una transizione tra la scapigliatura postromantica della Lombardia e quella decadentistica del Piemonte, come osserva il Petrocchi.
Negli ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] locali sono mute al riguardo e l'analisi stilistica risulta particolarmente difficile perché, operando egli in epoca di transizione, deve aver assecondato nello stile il gusto e le esigenze dei committenti. Le sue decorazioni nel Teatro Municipale ...
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BIAGGI, Girolamo Alessandro
Carlo Frajese
Nacque a Calcio (Bergamo) il 2 febbr. 1819. Dal 1829 al 1839 studiò violino e composizione al conservatorio di Milano con i maestri A. Rolla e N. Vaccai; contemporaneamente [...] intorno allo stato presente della musica italiana (1865),nella quale considera il suo tempo come un periodo di transizione e propone un'educazione musicale basata su una più precisa e più sicura coscienza storica; Ricerche storiche della ...
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BERCICH, Pietro
Sergio Cella
Scultore e architetto dalmata, ricordato come "Petrus magistri Georgii de Barberio", cioè di Bribir, nato intorno al 1430. Documenti d'archivio lo ricordano nell'agosto [...] Zara il B. fu probabilmente il costruttore dell'episcopio del Vallaresso, non più esistente, e di varie palazzine nello stile di transizione tra il gotico veneziano e il rinascimentale: palazzo Nassi e un'altra casa Nassi, di cui restano al Museo un ...
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EANDI, Giuseppe Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Saluzzo (od. prov. di Cuneo) il 12 ott. 1735 da Andrea Valeriano, notaio del luogo, e Antonietta Garetti (secondo il biografo più attendibile, il nipote [...] fatta dal Vassalli dei testi manoscritti dei corsi dell'E. a Savigliano li qualifica come anelli intermedi della transizione da una manualistica filosofica onnicomprensiva, di assetto sistematico e aprioristico a una in cui era orinai matura la ...
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DEL PAPA, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo 1648 da Marco ("onorato e agiato galantuomo", lo dirà Giovanni Gaetano Bottari nell'elogio del D.) ed Elisabetta Canneri.
Compiuti [...] Firenze nel 1690).
Le lettere sono un documento caratteristico dello stato delle idee sulla struttura della materia nella transizione dalla ripresa dell'atomismo classico del primo Seicento all'approccio quantitativo aperto da Huygens e Newton. Alle ...
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PES, Salvatore, marchese di Villamarina
Umberto Levra
PES, Salvatore, marchese di Villamarina. – Nacque a Cagliari il 31 agosto 1808, primogenito del marchese Emanuele e di Teresa Sanjust di San Lorenzo.
Apparteneva [...] parentale, cortigiana, politica. Ma, in attesa dei giovani in formazione selezionati mediante concorso, in quei primi anni di transizione le cooptazioni e le promozioni passarono ancora per le vie tradizionali, con in prima linea ministri e alti ...
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MARCHETTI, Filippo
Francesca Vacca
Nacque a Bolognola, sui monti Sibillini, il 26 febbr. 1831 da Nicodemo, possidente, e Francesca Maurizi, proprietaria di greggi e di una industria laniera.
Settimo [...] non con le opere (1931, pp. 431-333).
In particolare, degno di nota fu il ruolo che il M. svolse nella transizione dell'Accademia di S. Cecilia e del suo neonato liceo musicale dall'autonomia di cui godevano sotto il governo pontificio al graduale ...
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GREMIGNI, Gilla Vincenzo
Vanessa Roghi
Nacque a Castagneto Marittimo (dal 1907 Castagneto Carducci, presso Livorno) il 22 genn. 1891 da Giovanni e Caterina Badalassi, entrambi di umili origini. La sua [...] statuti, di controllare meglio l'associazione al fine di evitare problemi alla Chiesa durante la guerra e gestire dall'alto la transizione verso la nuova realtà del dopoguerra, togliendo di fatto le redini dalle mani dei laici (il G. in questa chiave ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....