BARGELLINI, Guido
Giovanni Battista Marini-Bettòlo
Aldo Gaudiano
Nacque a Roccastrada (Grosseto) il 28 dic. 1879 da Pilade, medico condotto, e da Emma Pepi. Conseguì il diploma in farmacia presso l'università [...] di sanità. Morì a Roma il 23 sett. 1963.
Nell'evoluzione della chimica organica in Italia il B. rappresenta il periodo di transizione tra l'era classica, impersonata da R. Piria, S. Cannizzaro ed E. Patemò, e le tendenze più moderne della chimica ...
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GARBIN, Edoardo
Monica Carletti
Nacque a Padova il 12 marzo 1865. Iniziò lo studio del canto con A. Silva e V. Orefice; dotato di una splendida voce tenorile, esordì nel settembre 1891 al teatro Comunale [...] del periodo precedente, considerando superate molte delle licenze virtuosistiche inserite da alcuni cantanti della generazione di transizione dal romanticismo alla giovane scuola. Buon attore drammatico, fu dotato di una voce di colore chiaro ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] chiesa già dei Minoriti". Quale fosse l'insegnamento dell'abate Camici, altro e più Vienna insegnò al C.: la transizione dauna fase italianeggiante o italiana della città e della corte ad una fase tedesca od austro-germanica; un allontanarsi degli ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] Bozzetti, che scrisse più tardi, che per i suoi quadri. L'opera pittorica dell'A. è collocata come opera di transizione tra i vedutisti del Settecento e gli impressionisti e macchiaioli del secondo Ottocento. Salutato al suo apparire come un novello ...
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LUNATI, Pasquale Michele
Salvatore Lardino
Nacque il 24 marzo 1899 a Montalbano Jonico, nel Materano, da Francesco e Antonia Lorubbio, quarto di otto figli, di cui soltanto il primo, Angelo, poté studiare, [...] conflitto mondiale. L'occasione gli si presentò nel mutato scenario del Metapontino postbellico, nella stagione della transizione dell'intero comprensorio dalla marginalità allo sviluppo.
Nel secondo dopoguerra venne avviato e sostenuto in quella ...
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COSSA, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Milano il 27 maggio del 1831 dal nobiluomo Giuseppe, paleografo, e da Giustiniana Magnacavallo. Studiò legge a Pavia, allievo di Andrea Zambelli, che era titolare [...] quasi un quindicennio. Nella storia del pensiero economico il periodo 1875-1890 rappresenta, soprattutto in Italia, un'epoca di transizione, nella quale la "rivoluzione marginalistica" di Jevons, Menger e Walras non si è ancora consolidata, mentre la ...
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LITIFREDO (Litifredus, Litefredus, Littefredus)
Anna Maria Rapetti
Nacque a San Pietro, nel Novarese, da Litifredo di Unfredo presumibilmente verso la fine del secolo XI.
Le prime notizie sulla famiglia [...] tra i canonici della cattedrale di S. Maria e quelli di S. Gaudenzio - emanata nel 1135 da Litifredo. La transizione dell'autorità episcopale sulla città alla nuova istituzione consolare dovette avvenire con gradualità, se persino l'atto del 1139, in ...
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MAJOCCHI, Ernesto
Marina Tesoro
Nacque a Voghera il 4 marzo 1860 da Pompeo, impiegato comunale addetto al servizio di irrigazione, e da Teresa Lingua. Rimasto orfano di padre giovanissimo, abbandonò [...] l'operaismo, il M. aderì, sin dall'inizio, al Partito dei lavoratori italiani. Il documento che meglio testimonia questa transizione è l'opuscolo Le vittime di Conselice (ibid. 1890). Un indirizzo schiettamente socialista il M. riuscì a imprimere al ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] la lirica, come confermavano le sue occasionali collaborazioni al periodico fiorentino Il Ricoglitore: in realtà era solo un momento di transizione.
Con l'elezione di Pio IX il dibattito politico si riaprì e il G. fu pronto a inserirvisi con un ...
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BONFIGLIO (Bonusfilius, Bonifilius)
Guiscardo Moschetti
Giurista pavese, fiorì nella prima metà del secolo XI. Il suo nome figura tra i sette maggiori giuristi della scuola di Pavia, di cui la Expositio [...] studiosi ripetendosi a vicenda. Ben a ragione il Merkel, oltre un secolo fa, pose B. insieme con Guglielmo in un momento di transizione di tendenze di scuola, e cioè di mezzo tra gli antiqui e i moderni. Questo, secondo noi, è ampiamente attestato da ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....