Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] materia da riordinare tra pubblico e privato.
La concezione dogmatica è costretta a seguire l’epilogo della transizione politica. Nel 1928, Barassi, come consigliere del governo italiano, partecipa alla Conferenza internazionale del lavoro a Ginevra ...
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DEL FRATE, Domenico
Olivier Michel
Figlio di Santi - originario di Segromigno - e di una lucchese, Marta Tacconi, nacque a Lucca il 15 giugno 1765 (Lucca, Archivio della Curia vescovile, Lib. battesimi, [...] gli affari del maestro, fra cui l'invio in Polonia dei due grandi quadri.
Il D. fu artista di transizione, pittore e disegnatore di grande talento, la cui ispirazione trovava fondamento nella tradizione romana classicheggiante. In vita fu molto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] posizioni che hanno dato adito al dibattito se siano state la dottrina e la politica di Orlando a presiedere la transizione verso il regime fascista. E tuttavia, nel merito, va riconosciuto che la cultura giuridica di Orlando, proprio in virtù del ...
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PACCIARDI, Randolfo
Luca Polese Remaggi
PACCIARDI, Randolfo. – Nacque a Giuncarico, frazione di Gavorrano (Grosseto), il 1° gennaio 1899 da Giovanni, un ferroviere originario di Castagneto (Castagneto [...] dovuto innanzi tutto affrontare nelle piazze la probabile reazione delle sinistre, quindi gestire con ordine la delicata transizione politico-elettorale, indirizzandola verso la fase costituente di una nuova repubblica. L’Unione democratica per la ...
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EMO, Giovanni
Renata Targhetta
Ultimogenito di Pietro di Gabriele e di Fiordiligi Valmarana di Prospero, nacque a Venezia il 16 sett. 1670. Il padre, che apparteneva al ramo di S. Maria dei Servi, percorse [...] spettato alla successiva generazione dei Memmo, dei Querini, dei Pisani: fu soprattutto l'accorto interprete di un momento di transizione politica e sociale della Repubblica e del patriziato di cui faceva parte, ed al servizio di questi egli peraltro ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] indiscussi meriti militari, affidandogli il comando delle milizie. Spalleggiato da Aragonesi e Feltreschi, il M., approfittando della transizione sul soglio pontificio, in seguito alla morte di Paolo II, riuscì a sanare la frattura con il Papato ...
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GIOVANNI di Ugo da Campione
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore e "magister de muro et de lignamine" (Monti), che si definisce figlio del maestro Ugo e nativo di Campione, [...] scultorea, Recanati (in Il protiro, pp. 28-42) definì complessivamente l'opera di G. "un interessante capitolo di transizione al gotico tardo e di progressivo, per quanto cauto, aggiornamento sulle novità di importazione toscana".
A G. furono in ...
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COLONNA, Prospero
Fiorella Bartoccini
Nacque a Napoli il 18 luglio 1858, ultimo figlio maschio di Giovanni Andrea e di Isabella da Toledo. Già principe di Sonnino e Paliano, il matrimonio con Maria [...] (ampliamento edilizio, sviluppo economico, ammodernamento dei servizi), facendo anche presente la necessità di un difficile periodo di transizione (i sindaci delle maggiori città italiane avevano discusso a Roma i loro problemi). Ma la fine del ...
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FABBRI, Edoardo (Odoardo)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena (prov. Forlì) il 13 ott. 1778 da Mario Antonio, possidente, e da Caterina Riganti.
Il padre, esponente della piccola nobiltà locale, non [...] liquidazione del programma nazionale, a lui affidò un governo (formalmente il F. vi figurava come ministro degli Interni) che fu di transizione non solo per la sua durata (poco più di un mese, dal 6 agosto al 16 sett. 1848), ma per il ruolo ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] .
Il G. veniva così mettendo a punto uno stile giornalistico che, calibrato soprattutto sugli eventi bellici e sulle grandi transizioni, univa a una buona visione complessiva delle forze in campo e dei rispettivi interessi la vivacità brillante e le ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....