BIANCHI, Ferdinando
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Nacque a Parma il 6 ag. 1854 da Francesco Saverio, giurista. Iscrittosi all'università di Siena, presso cui il padre era passato da quella di Parma nel 1873, il B. si laureò nel [...] in diritto civile.
L'opera del B., tuttavia, nel suo complesso è caratteristica d'una fase ulteriore di transizione della scienza giuridica italiana, alla ricerca di nuovi moduli interpretativi, da adeguare al mutato contesto legislativo. In questo ...
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PEZZANA, Angelo
Marica Roda
PEZZANA, Angelo. – Nacque a Parma il 17 febbraio 1772 da Giuseppe e da Teresa Droghi.
Il padre (1735-1802), discreto letterato, era stato collaboratore di Guillaume-Léon [...] , per le benemerenze e l’estraneità alla politica, dagli avvicendamenti che si susseguirono nel Parmense: la confusa transizione dal Ducato di Ferdinando I all’amministrazione francese, l’Impero napoleonico, la restaurazione ducale e il Regno d ...
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LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] e dai contributi di diritto pubblico comparato; infine, il periodo delle ricerche che coprono l'inizio della grande transizione dell'ordinamento politico-costituzionale italiano sino alla metà degli anni Ottanta.
All'interno di questi cinque periodi ...
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BERTIOLI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Parma il 23 genn. 1735, da Ignazio e Gerolama Vannini. Si laureò in giurisprudenza nell'ateneo cittadino, dove nel 1767 divenne titolare della cattedra di istituzioni [...] del Du Tillot, operato dai Francesi con i decreti dei 6 aprile e 12 maggio di quell'anno.
Il regime di transizione instaurato con l'avvento francese in Parma che conservava al duca Ferdinando la titolarità dei ducato, e alla sua morte (avvenuta ...
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DEL CASSERO, Martino (Martino da Fano)
Filippo Liotta
Le prime notizie su di lui provengono da fra' Salimbene da Parma che fu suo contemporaneo, in relazione con lui e ospite, per essere stato nascosto [...] stato in cui ci si presentano gli scritti del D. appare tipicamente rappresentativo di questa fase di transizione. La sua produzione comprende trattazioni monografiche di sicura destinazione ai bisogni della pratica e altre di natura prevalentemente ...
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CROSA, Emilio
Fulco Lanchester
Nacque a Torino l'11 maggio 1885 da Filiberto, magistrato, e da Clotilde Dogliotti. Proveniva da una famiglia di solide radici piemontesi: suo nonno Saverio Crosa era [...] in evidenza l'ineluttabilità storica del passaggio alla forma di Stato liberale rappresentativa.
Nel descrivere questa transizione il C. sottolineò come la costituzione formale e la stessa legislazione positiva assumessero valore differente a ...
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MARTINELLI, Filippo
Paolo Posteraro
Nacque a Bologna il 14 ag. 1803. A cinque anni perse il padre, un umile artigiano, e fu dalla madre affidato alle cure di uno zio paterno, Giuseppe, anch’egli artigiano.
Il [...] furono tali che finì per accettare: ebbe così iniziò quello che lui stesso definì un calvario. In una fase di transizione come quella vissuta dalle ex Legazioni, il profondo rispetto per le regole e una certa mancanza di duttilità portarono il M ...
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MAGLIANO, Francesco
Guido Vincelli
Nacque a Montorio nei Frentani (in Molise, ma all'epoca appartenente all'Alta Capitanata) il 9 febbr. 1764 da Giuseppe Antonio e da Rosa Salottolo, di antica famiglia [...] ratione costituiva, oltre che un supporto teoretico, uno strumento delucidativo ed applicativo, indispensabile in una fase di transizione" (Rovito, p. 175).
Sotto Gioacchino Murat e a seguito della codificazione napoleonica, "fu al Magliano affidata ...
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BONFIGLIO (Bonusfilius, Bonifilius)
Guiscardo Moschetti
Giurista pavese, fiorì nella prima metà del secolo XI. Il suo nome figura tra i sette maggiori giuristi della scuola di Pavia, di cui la Expositio [...] studiosi ripetendosi a vicenda. Ben a ragione il Merkel, oltre un secolo fa, pose B. insieme con Guglielmo in un momento di transizione di tendenze di scuola, e cioè di mezzo tra gli antiqui e i moderni. Questo, secondo noi, è ampiamente attestato da ...
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PIETRO d'Anzola
Giorgio Tamba
PIETRO d’Anzola. – Nacque probabilmente a Bologna da Giovanni di Lorenzo da Unçola (oggi Anzola dell’Emilia) notaio, intorno al 1258. Ignoto è il nome della madre. Ebbe [...] ha classificato ‘post-accursiani’» (Sarti, 2014, p. 7), un protagonista di quel «delicato ma potente momento di transizione tra due scuole metodologiche della scienza giuridica medievale» (Morelli, 2014, p. 23). Nelle sue opere Pietro mostra di ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....