EMO, Giovanni
Renata Targhetta
Ultimogenito di Pietro di Gabriele e di Fiordiligi Valmarana di Prospero, nacque a Venezia il 16 sett. 1670. Il padre, che apparteneva al ramo di S. Maria dei Servi, percorse [...] spettato alla successiva generazione dei Memmo, dei Querini, dei Pisani: fu soprattutto l'accorto interprete di un momento di transizione politica e sociale della Repubblica e del patriziato di cui faceva parte, ed al servizio di questi egli peraltro ...
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MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] indiscussi meriti militari, affidandogli il comando delle milizie. Spalleggiato da Aragonesi e Feltreschi, il M., approfittando della transizione sul soglio pontificio, in seguito alla morte di Paolo II, riuscì a sanare la frattura con il Papato ...
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GIOVANNI di Ugo da Campione
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore e "magister de muro et de lignamine" (Monti), che si definisce figlio del maestro Ugo e nativo di Campione, [...] scultorea, Recanati (in Il protiro, pp. 28-42) definì complessivamente l'opera di G. "un interessante capitolo di transizione al gotico tardo e di progressivo, per quanto cauto, aggiornamento sulle novità di importazione toscana".
A G. furono in ...
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COLONNA, Prospero
Fiorella Bartoccini
Nacque a Napoli il 18 luglio 1858, ultimo figlio maschio di Giovanni Andrea e di Isabella da Toledo. Già principe di Sonnino e Paliano, il matrimonio con Maria [...] (ampliamento edilizio, sviluppo economico, ammodernamento dei servizi), facendo anche presente la necessità di un difficile periodo di transizione (i sindaci delle maggiori città italiane avevano discusso a Roma i loro problemi). Ma la fine del ...
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FABBRI, Edoardo (Odoardo)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena (prov. Forlì) il 13 ott. 1778 da Mario Antonio, possidente, e da Caterina Riganti.
Il padre, esponente della piccola nobiltà locale, non [...] liquidazione del programma nazionale, a lui affidò un governo (formalmente il F. vi figurava come ministro degli Interni) che fu di transizione non solo per la sua durata (poco più di un mese, dal 6 agosto al 16 sett. 1848), ma per il ruolo ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] .
Il G. veniva così mettendo a punto uno stile giornalistico che, calibrato soprattutto sugli eventi bellici e sulle grandi transizioni, univa a una buona visione complessiva delle forze in campo e dei rispettivi interessi la vivacità brillante e le ...
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CURIEL, Eugenio
Nando Briamonte
Nacque a Trieste l'11 dic. 1912, da Giulio e da Lucia Limentani, ebrei triestini. Molto probabilmente influenzato dal padre, ingegnere, il C. si avviò agli studi scientifici. [...] gioventù, il C. portò avanti una delle claborazioni teoriche più ricche e stimolanti sui nodi di fondo della transizione ad una società democratica e socialista. Una elaborazione cresciuta all'interno della riflessione collettiva dei gruppo dirigente ...
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NOBILI, Franco
Luciano Segreto
Nacque a Roma il 2 dicembre 1925, da Costantino, sindacalista cattolico molto vicino a don Luigi Sturzo e inviso al regime fascista, e da Teresa Mancini.
Frequentò il [...] - P. Gomez - M. Travaglio, Mani pulite. La storia vera, Roma 2002, pp. 53, 62, 583, 675; N. Tranfaglia, La transizione italiana. Storia di un decennio, Milano 2003, p. 148; A. Ciabattoni, F. N. Il profilo della coerenza, Soveria Mannelli 2009; R ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] de La mia vita, il Tommaseo di A Venezia, e soprattutto l'Aleardi, che fu "d'importanza veramente singolare", perché "poeta di transizione dai romantici a quelli che tornano ad essere poeti d'arte" (p. 239). Se Manzoni e Leopardi sono delle grandi ...
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EPICURO, Marcantonio
Simona Foà
Nacque nel 1472 in Abruzzo, in una località della regione dei Marsi, forse Tagliacozzo o Avezzano.
I genitori furono probabilmente lavoranti della famiglia Orsini, che [...] può considerare, nonostante la fama coeva dell'autore, un esempio di "gusto medio" della poesia napoletana in quel periodo di transizione che porterà alle Rime di Luigi Tansillo. E proprio dall'E. prende le mosse l'esperienza poetica di Tansillo, che ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....