LUCIFERO, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 16 dic. 1903 da Alfonso, deputato dal 1886 al 1919, e da Elena Cloan-Spyer. Laureato in legge, avvocato, dopo l'8 sett. 1943 partecipò alla Resistenza [...] , XIV, 1946-1947, Repubblica e Costituzione, Milano 1989, pp. 420, 578 s.; A.G. Ricci, Aspettando la Repubblica. I governi della transizione 1943-46, Roma 1996, ad ind.; A. Ungari, In nome del re. I monarchici italiani dal 1943 al 1948, Firenze 2004 ...
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MACOLA, Ferruccio
Fulvio Conti
Nacque il 17 maggio 1861 a Camposampiero, presso Padova, da Evaristo, di famiglia di origine epirota nobilitata dal Senato veneziano nel 1701, e da Maria Bettiolo. Fu [...] -luzzattiano fra ministerialismo e opposizione (1901-1908), Firenze 1984, pp. 49, 97-99, 111, 258, 274, 291, 313; E. Franzina, La transizione dolce. Storie del Veneto tra '800 e '900, Verona 1990, pp. 242, 246, 259, 270 s., 343, 350, 360, 381, 430 ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] (1940), p. 156; Id., Aggiuntaa Matteo Raverti, in Rivista d'arte, XXII (1940), pp. 101-107; R. Gallo, L'architettura di transizione dal gotico al rinascimento e B. Bon, in Attidell'Istituto Veneto di scienze,lettere e arti, CXX (1961-1962), pp. 187 ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] parte delle forze di governo di esercitare un maggior controllo sull'attività dei manager pubblici in una fase di transizione per il sistema delle partecipazioni statali e di precisazione del ruolo dell'imprenditore pubblico nell'economia del Paese ...
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CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] il generale Sacchi, comandante la divisione territoriale. Dopo i rovesci di Napoleone III che rendevano concreta la prospettiva di transizione ad un regime repubblicano in Francia e non soltanto in Francia, il C. si era convinto che il tentato sbarco ...
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GRATTON, Livio
Raffaele Gratton
Nacque a Trieste il 30 luglio 1910 da Giulio e Maria Visintini. Orfano di padre a soli due anni, il G. si trasferì a Roma con la madre e i fratelli nel 1920, e vi compì [...] del G. e Cecchini furono: la scoperta della presenza di bande molecolari (in particolare del CN) durante la fase di transizione di alcune Novae (tra cui in particolare la Nova Herculis 1934), fatto che indicava la presenza di materiale a bassa ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] ., pp. 217-236), riassunti i risultati di precedenti ricerche, mantenne una concezione dell'istituto come figura di transizione, intermedia tra il legatum per vindicationem e quello per damnationem. Intese studiare in quell'occasione quale fosse l ...
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DE' PIERI (di Pieri, Pieri) Giovanni Antonio
Margaret Binotto Soragni
Nacque a Vicenza il 1º ag. 1671 da Natale e da una Angela (Saccardo, 1981, p. 3; Id., 1983, p. 6) e fu battezzato il 4 agosto seguente. [...] corpi sottili ed allungati con teste piccole e languidamente atteggiate. Il S. Gerolamo è indicativo di "una fase di transizione, post-riccesca, pittoniana, con presagi, verso il 1735-'40, dell'arte di quei pittori che, come Giannantonio Guardi ...
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ERCOLANI, Luigi
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Foligno (prov. Perugia) il 17 ott. 1758, penultimo maschio del senigalliese Ascanio dei marchesi di Fornovo e Rocca Lanzona, patrizio di Senigallia [...] e finanziaria era assolutamente inattuabile. Ancora una volta i provvedimenti del tesoriere non poterono che essere di transizione, di accomodamento e di attesa, onde rendere possibile un minimo funzionamento della macchina finanziaria, essendo stato ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] (p. 56).
Ancora nel 1613 il M. firmò e datò una serie di opere di un certo rilievo nella transizione verso la fase più matura, caratterizzata da un più accentuato plasticismo, ridotti contrasti cromatici, ombreggiature più profonde, e in generale ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....