GIAN GALEAZZO MARIA Sforza, duca di Milano
Francesca M. Vaglienti
Primogenito di Galeazzo Maria, duca di Milano, e di Bona, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata di Luigi XI di Francia, G. nacque [...] , con al vertice la duchessa Bona e il potente e abile primo segretario Cicco Simonetta, resse senza difficoltà alla transizione, anche in virtù delle precise e oculate disposizioni testamentarie di Galeazzo Maria che, per favorire il consenso nei ...
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DORIA, Brancaleone (Branca)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1235 da Nicolò e da Preziosa, figlia naturale di Mariano [II], giudice di Torres, e sorella di Adelasia, moglie di Ubaldo Visconti, [...] suoi parenti, ma anche un attento percettore di rendite immobiliari; del resto, in lui è possibile già cogliere la transizione dal ruolo di "mercante cittadino" a quello di "signore montano", destinato a caratterizzare molti membri della famiglia nel ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] compresi fra la fine del Duecento e il 1315. I suoi esordi furono di poeta lirico sulla linea dei toscani di transizione (Guittone, Ugolino Buzzuola, lo Schiavo di Bari): ma nulla ci è rimasto dei suoi primi versi, ricostruibili, tuttavia, solo per ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] delle crisi politiche e sociali che precedono il conflitto mondiale. Nasce da qui la curiosità storiografica per un periodo di transizione e di crisi come quello della genesi dei principato. D'altra parte, l'idea di Stato, oltre a essere uno ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] nelle Federazioni di categoria, prendendo a modello le analoghe esperienze europee. Ma, mentre nel periodo di transizione dal partito operaio al partito socialista aveva puntato parallelamente sull'organizzazione operaia e sulla lotta di classe ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] del radicalismo repubblicano e la sua corrispondenza col Fabrizi ingeneravano sospetti e diffidenze in chi avrebbe voluto fare della transizione al liberalismo un processo del tutto privo di contraccolpi sul piano sociale.
L'arresto del Mignogna nel ...
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CARLI, Mario
Paola Magnarelli
Nacque a San Severo (prov. di Foggia) il 31 dicembre del 1889 da Enea e da Luisa Picciarelli. Il padre era romagnolo, la madre pugliese. La sua formazione di giovane letterato [...] ., con Settimelli, Bottai e Bolzon e del resto gli stessi fascisti tesero poi ad accentuare questa continuità.
Tuttavia la transizione non fu immediata né esente da travagli. Già nel 1918 il C., Marinetti e Settimelli avevano fondato i Fasci politici ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] sarà il più convinto avversario del M. ai tempi di F. Crispi, il principale referente del M. nel periodo della transizione - quando, nel 1876, ci "fu un allarme fra tutti gli impiegati appartenenti alla Destra" - fu proprio Maraini, il quale avrebbe ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] primo Cinquecento, i quali, pur uscendo sotto nome di tragedie, appartengono a una fase di graduale transizione da esperienze tardoumanistiche di carattere mescidato e semipopolare alla grande stagione della regolarizzazione aristotelica. Il dramma ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] duplicità che conferma - al di là del caso personale dell'E.- l'intensa pulsione, tipica delle situazioni di transizione, della giovane generazione di giuspubblicisti degli anni Trenta per la teoria generale e la dottrina dello Stato, costituisce la ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....