CERTO, Bonaventura
Francesca Campagna Cicala
Nato a Messina, frate minore conventuale, è noto per la sua attività di architetto a Trapani dal 1630 al 1646.
Non si hanno altre notizie al di fuori dell'attività [...] linguaggio architettonico barocco, quanto, piuttosto, può considerarsi come l'interprete di una corrente di transizione, che, rispondendo alle istanze controriformistiche, si riallacciava ad un linguaggio classico rinascimentale, realizzando vigorose ...
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De Zolt, Maurilio
Italia • San Pietro di Cadore (Belluno), 29 settembre 1950 • Specialità: sci nordico, fondo
È stato il il fondista più anziano a vincere le Olimpiadi: quando è entrato in nazionale [...] precisa distinzione fra le due tecniche e ognuno scia come preferisce. I nostri fondisti approfittarono di tale momento di transizione perché, dopo gli svizzeri, erano stati i primi ad allenarsi con la nuova tecnica, rifiutata invece dai nordici ...
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ANTONELLO da Trani
Gaspare De Caro
Nato a Trani da Giovanni in data imprecisabile, nel 1498 era a Napoli, al servizio degli Aragonesi, come "bombardiere", addetto alla fusione ed alla conservazione [...] napol., XXXV(1910), p. 347; G. Ceci, Un dimenticato ingegnere militare pugliese del sec. XVI, A. da Trani, in Japigia,I(1930), pp. 54-60; P. Pieri, Architettura militare di transizione e guerra di mine, in Nuova rivista storica, IX(1931), pp. 535 s. ...
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Musicista (Napoli 1685 - Madrid 1757). Allievo di suo padre, Alessandro, già nel 1701 fu nominato organista e compositore della cappella reale di Napoli. Nel 1705 il padre lo condusse con sé a Roma, e [...] può preludere a quello della sonata classica. Comunque, il pezzo è generalmente bipartito e la seconda parte, dopo una certa transizione, riprende la prima dal 2º tema alla fine, cadenzando naturalmente non più sulla dominante o sul relativo ma sulla ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] di un Comitato segreto d'azione, composto di sei esponenti fascisti del luogo, e respinse ogni tentativo di mediazione o transizione. All'atto della "smobilitazione" delle squadre da lui comandate, si contavano una cinquantina di sedi di istituzioni ...
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GRONCHI, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Pontedera (Pisa) il 10 sett. 1887 da Sperandio e da Maria Giacomelli, in una famiglia di modeste condizioni. Rimasto orfano di madre nel 1893 e con il padre [...] ibid. 1998; M. Andreazza, Il giovane G. G. e il movimento cattolico pisano, Pontedera 1993; P. Di Loreto, La difficile transizione. Dalla fine del centrismo al centro-sinistra, 1953-1960, Bologna 1993, ad indicem; G. Merli, G. G.: una democrazia più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] di vista di demografo arricchiva quindi la sua consapevolezza e la sua visione economica: l’Italia era un Paese in transizione economica e demografica, ma i due aspetti erano facce della stessa medaglia (Natalità e urbanesimo in Italia, 1929).
Ma ...
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CHIARUGI, Vincenzio (Vincenzo)
Ugo Baldini
Nacque ad Empoli il 17 febbr. 1759 dal medico Anton Gregorio, di famiglia mercantile d'origine pratese, e da Margherita Conti, che morì per il parto. S'iscrisse [...] , e nel maggio 1788 assunse la direzione di quest'ultimo (costituito, con denominazione significativa d'un clima di transizione, in "Ospedaledella carità per dementi") col titolo di primo infermiere. La maggiore spaziosità e salubrità dei locali, con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Daniel Bovet
Alberto Oliverio
Daniel Bovet, premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957, ha svolto ricerche in settori disparati: i suoi studi nel campo della chemioterapia e della farmacologia [...] una vasta serie di sostanze attive sul sistema nervoso centrale e sulla circolazione cerebrale che segnarono un punto di transizione verso la psicofarmacologia e la biologia del comportamento.
Intorno alla metà degli anni Sessanta del Novecento, in ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] pp. 49, 125, n. 59), il D. deve essere considerato uno degli ultimi artisti della generazione primoseicentesca che vive la "transizione" tra due età della pittura napoletana, trasferendo vivi alcuni presupposti nel nuovo tempo che nasce con o dopo la ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....