Statista inglese (Blenheim Palace, Oxford, 1874 - Londra 1965), figlio di lord Randolph. Ufficiale, in India e nel Sudan (1897-98), partecipò (1899-1902), dapprima come tenente di cavalleria e poi come [...] guerra. Dopo la vittoria sulla Germania e la fine del ministero di coalizione, Ch. formò il 23 maggio 1945 un governo di transizione: ma l'esito delle elezioni del 5 luglio lo costrinse a dimettersi. Capo dell'opposizione, fu tra i primi a proporre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] dell’impero romano d’Occidente, con i suoi presupposti di carattere sociale ed economico nel 4° sec.; la transizione della piccola città sul Tevere dal regime monarchico allo Stato repubblicano: la costituzione della Repubblica e la formazione delle ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] dall'analisi delle diverse componenti che confluirono nella prima formazione dell'artista, avvenuta in un momento storico di transizione, nella Venezia da poco italiana e in un ambiente artistico accademico e periferico, ma non del tutto estraneo ...
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DEL CASSERO, Martino (Martino da Fano)
Filippo Liotta
Le prime notizie su di lui provengono da fra' Salimbene da Parma che fu suo contemporaneo, in relazione con lui e ospite, per essere stato nascosto [...] stato in cui ci si presentano gli scritti del D. appare tipicamente rappresentativo di questa fase di transizione. La sua produzione comprende trattazioni monografiche di sicura destinazione ai bisogni della pratica e altre di natura prevalentemente ...
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PACE, Giuseppe
Carmine Pinto
PACE, Giuseppe. – Nacque a Castrovillari il 5 febbraio 1826 da Muzio e da Maria Baratta, primo di dodici figli.
Il padre esercitava la professione legale e possedeva rilevanti [...] in cui si ritrovavano moderati, radicali e borbonici costituzionali. Ma il loro sforzo fu inutile. La gestione della transizione dall’assolutismo al regime liberale si interruppe con la crisi provocata dagli scontri napoletani del 15 maggio 1848 ...
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CROSA, Emilio
Fulco Lanchester
Nacque a Torino l'11 maggio 1885 da Filiberto, magistrato, e da Clotilde Dogliotti. Proveniva da una famiglia di solide radici piemontesi: suo nonno Saverio Crosa era [...] in evidenza l'ineluttabilità storica del passaggio alla forma di Stato liberale rappresentativa.
Nel descrivere questa transizione il C. sottolineò come la costituzione formale e la stessa legislazione positiva assumessero valore differente a ...
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PASINI, Stefano
Marco Bizzarini
PASINI (Pasino), Stefano. – Nacque a Brescia, probabilmente intorno al 1599; suo zio materno fu il rinomato compositore Giovanni Ghizzolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
Varie [...] di cappella. La raccolta di Motetti a 2, 3, 4 concertati… Opera sesta, edita nel 1651, attesta una fase di transizione: in quell’occasione il musicista si qualificò come «maestro di capella di Salò», ma ancora una volta rese omaggio al precedente ...
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BIRAGO, Ignazio Renato Camillo
Nino Carboneri
Figlio di Enrico Secondo Lorenzo Birago, marchese di Candia, e di Vittoria Claudia Doria del Maro, nacque a Torino il 13 settembre 1721. Il 2 gennaio 1745 [...] piemontese, sensibile ormai ai richiami classicistici, interpretati mediante nobili ricorsi iuvarriani che caratterizzano un significativo momento di transizione.
Bibl.: O. Derossi,Nuova guida per la città di Torino, Torino 1781, pp. 87, 111, 162 ...
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Economista e banchiere italiano (n. Roma 1947). Dopo gli studi di economia a Roma sotto la guida di F. Caffè e poi presso il Massachusetts Institute of Technology, dal 1981 al 1991 è stato professore ordinario [...] un radicale mutamento della politica industriale europea, individuando ambiti strategici quali quelli della difesa, della transizione energetica e dell’approvvigionamento di materie prime e indicando un fabbisogno finanziario per il raggiungimento ...
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Turner, Victor Witter
Andrea Carocci
Antropologo sociale inglese, nato a Glasgow il 28 maggio 1920 e morto a Charlottesville (Virginia) il 18 dicembre 1983. Interrotti gli studi di letteratura presso [...] sul funzionamento dei riti di passaggio da lui suddivisi in tre fasi distinte: una di separazione dalla realtà precedente, una di transizione, detta liminale, in cui si tenta di ricomporre i simboli culturali in modi inediti, e infine una terza di ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....