LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] e dai contributi di diritto pubblico comparato; infine, il periodo delle ricerche che coprono l'inizio della grande transizione dell'ordinamento politico-costituzionale italiano sino alla metà degli anni Ottanta.
All'interno di questi cinque periodi ...
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TURRI, Giuseppe
Alberto Ferraboschi
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 29 novembre 1802, terzogenito di Pellegrino, gentiluomo di antica famiglia originaria della Garfagnana, e della cugina Luigia Turri.
Fu [...] insorti, entrando anche nel comitato provvisorio di governo di Reggio, nell’agosto del 1848, incaricato di gestire la transizione nell’imminenza del ritorno del duca Francesco V. Negli anni della tarda restaurazione proseguì l’attività all’Opera pia ...
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BERTIOLI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Parma il 23 genn. 1735, da Ignazio e Gerolama Vannini. Si laureò in giurisprudenza nell'ateneo cittadino, dove nel 1767 divenne titolare della cattedra di istituzioni [...] del Du Tillot, operato dai Francesi con i decreti dei 6 aprile e 12 maggio di quell'anno.
Il regime di transizione instaurato con l'avvento francese in Parma che conservava al duca Ferdinando la titolarità dei ducato, e alla sua morte (avvenuta ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] sicurezza dal conterraneo Camerana, in rapporto al quale il C. costituisce una premessa necessaria per stabilire una transizione tra la scapigliatura postromantica della Lombardia e quella decadentistica del Piemonte, come osserva il Petrocchi.
Negli ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] locali sono mute al riguardo e l'analisi stilistica risulta particolarmente difficile perché, operando egli in epoca di transizione, deve aver assecondato nello stile il gusto e le esigenze dei committenti. Le sue decorazioni nel Teatro Municipale ...
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BIAGGI, Girolamo Alessandro
Carlo Frajese
Nacque a Calcio (Bergamo) il 2 febbr. 1819. Dal 1829 al 1839 studiò violino e composizione al conservatorio di Milano con i maestri A. Rolla e N. Vaccai; contemporaneamente [...] intorno allo stato presente della musica italiana (1865),nella quale considera il suo tempo come un periodo di transizione e propone un'educazione musicale basata su una più precisa e più sicura coscienza storica; Ricerche storiche della ...
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BERCICH, Pietro
Sergio Cella
Scultore e architetto dalmata, ricordato come "Petrus magistri Georgii de Barberio", cioè di Bribir, nato intorno al 1430. Documenti d'archivio lo ricordano nell'agosto [...] Zara il B. fu probabilmente il costruttore dell'episcopio del Vallaresso, non più esistente, e di varie palazzine nello stile di transizione tra il gotico veneziano e il rinascimentale: palazzo Nassi e un'altra casa Nassi, di cui restano al Museo un ...
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SALVEMINI, Gaetano
Mauro Moretti
– Nacque a Molfetta l’8 settembre 1873 da Ilarione e da Emanuela Turtur.
Secondogenito, crebbe all’interno di una famiglia numerosa, composta da dodici figli, dei quali [...] studi, anche se presto ridimensionato e messo in discussione dallo stesso Salvemini – avveniva dunque all’interno di una transizione controllata, pur se non priva di tensioni; al giovane Salvemini non mancarono le occasioni per prendere le distanze ...
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EANDI, Giuseppe Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Saluzzo (od. prov. di Cuneo) il 12 ott. 1735 da Andrea Valeriano, notaio del luogo, e Antonietta Garetti (secondo il biografo più attendibile, il nipote [...] fatta dal Vassalli dei testi manoscritti dei corsi dell'E. a Savigliano li qualifica come anelli intermedi della transizione da una manualistica filosofica onnicomprensiva, di assetto sistematico e aprioristico a una in cui era orinai matura la ...
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DEL PAPA, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo 1648 da Marco ("onorato e agiato galantuomo", lo dirà Giovanni Gaetano Bottari nell'elogio del D.) ed Elisabetta Canneri.
Compiuti [...] Firenze nel 1690).
Le lettere sono un documento caratteristico dello stato delle idee sulla struttura della materia nella transizione dalla ripresa dell'atomismo classico del primo Seicento all'approccio quantitativo aperto da Huygens e Newton. Alle ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....