CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] considerare gli anni in cui si trovava a vivere come ditransizione fra l'arte individualistica ormai defunta e l'arte una decisa rottura con le forme tradizionali. Anche questa fase dell'attività poetica carducciana è ideale e non cronologica, ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] vanno considerati un lavoro ditransizione. In effetti nei due anni che vanno dall'ultima data di composizione dei Prologhi ( nota che, a quel tempo, il C. si trovava in una fase importante della sua attività: "La tensione stilistica delle sue prose, ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] in quella fasedi mutamenti sociali ancora sottotraccia, e sul rischio, per la donna, di ritrovarsi « riforma psichiatrica, con la morte improvvisa di Basaglia, i problemi della sanità in transizione, il movimento dei familiari che sembrava ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] anni compresi fra la fine del Duecento e il 1315. I suoi esordi furono di poeta lirico sulla linea dei toscani ditransizione (Guittone, Ugolino Buzzuola, lo Schiavo di Bari): ma nulla ci è rimasto dei suoi primi versi, ricostruibili, tuttavia, solo ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] suoi umori non sempre stabili erano in questa fase quelli di un unitario ostile all'ingerenza francese in Italia e favorevole all'avvento di una monarchia nazionale capace di gestire una transizione socialmente equilibrata impiantando un regno il più ...
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FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] il Saggio in dono nuziale alla figlia di G. Gentile, augurasse al poema di "diventare un giorno - speriamo vicino - il nostro poema nazionale".
Era la faseditransizione al fascismo, confermata dall'autoscioglimento dell'Associazione professori ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] tracciava invece tra incertezze e ripensamenti, una metafora del proprio tempo e del disagio dell'individuo nella faseditransizione dalla civiltà preindustriale alla società industriale.
Il C. trascorse i suoi ultimi anni fra Torino, nella casa ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] si aprirono l'età aurea dello Stato guelfo e la fase più matura dell'azione del Latini. Il 21 ott. di autore dei Remedia amoris, gli insegna l'arte di fuggirsene via (vv. 2357-2395).
I vv. 2396-2426 fanno da transizione all'inserimento nel poema di ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] di componimenti poetici a Bologna, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Casa Carducci, Mss., 83-91). La transizione tattica, essendo connessa a certi aspetti dell'epistemologia nella fasedi affermazione del newtonismo.
Presto il M. dovette tornare ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] del primo Cinquecento, i quali, pur uscendo sotto nome di tragedie, appartengono a una fasedi graduale transizione da esperienze tardoumanistiche di carattere mescidato e semipopolare alla grande stagione della regolarizzazione aristotelica ...
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transizione di genere (o, assol., transizione) locuz. s.le f. Percorso di adeguamento del proprio genere biologico, anche attraverso terapie cliniche, psicologiche e interventi chirurgici, da parte di una persona che ha l’obiettivo di vivere...
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.; gli anni di t....