Pittore (Ludoşul Mare, Transilvania, 1866 - Budapest 1912). Dapprima realista, divenne poi il fondatore del neobizantinismo nella pittura religiosa romena (affreschi della cattedrale ortodossa di Sibiu, [...] 1904-05) ...
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Orientalista ungherese (Szekler, Transilvania, 1784 - Darjeeling, Bengala, 1842). Recatosi nel Tibet, vi acquisì ottima conoscenza di quella lingua, di cui per primo elaborò una grammatica e un dizionario [...] in inglese (1834-35) ...
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Ebraista (Nagybánya, Transilvania, 1831 - Londra 1907), bibliotecario della Bodleiana e lettore nell'univ. di Oxford. È suo, tra l'altro, il Catalogue of the hebrew manuscripts in the Bodleian library [...] and in the college libraries of Oxford (1886-1906) ...
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Viaggiatore ungherese (Körös, Transilvania, 1784 - Darjeeling, India, 1842). Partito per l'India (1820), attraversò l'Egitto, la Siria e la Persia giungendo in Asia centrale e nel Tibet per studiarvi la [...] lingua e ricercarne i rapporti culturali col magiaro. Raccolse interessanti materiali sulla cultura e la vita di quelle popolazioni ...
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Pittore ungherese (Sighet, Transilvania, 1857 - Tiacevo, Rutenia, 1918). Studiò a Budapest e a Monaco dove fondò un'accademia privata che, trasferita (1896) nel villaggio artistico di Baia Mare, ebbe una [...] parte importante negli sviluppi della moderna pittura magiara, aprendo la via a uno stile di tendenze naturalistiche e impressionistiche ...
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Cancelliere di Transilvania (Kisbún 1642 - Vienna 1717). Quando la regione entrò a far parte dei dominî asburgici, ne difese l'individualità, anche dopo che il Diploma Leopoldinum (1691) ne aboliva l'indipendenza. [...] Per la sua opera di propaganda ebbe a soffrire lunghi anni di prigione e di esilio ...
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Metropolita ortodosso della Transilvania (m. 1656): tenne l'alta carica dal 1643 fino alla morte. Per sua iniziativa e sotto la sua guida fu per la prima volta tradotto integralmente in romeno il Nuovo [...] Testamento (1648). Sempre per suo impulso fu tradotto in romeno il Salterio (1651) ...
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Esploratore ungherese (Sáromberke, Transilvania, 1845 - Budapest 1916); organizzò una grande spedizione in Africa orientale (1887-88), durante la quale visitò il Kilimangiaro e il Kenya, pur senza riuscire [...] a raggiungere le vette. Malgrado l'ostilità delle popolazioni, proseguì poi fino ai laghi da lui detti Rodolfo e Stefania, visitando numerose tribù sconosciute. La relazione del viaggio fu scritta dall'austriaco ...
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Pittore (Braşov, Transilvania, 1884 - ivi 1960). Studiò a Monaco di Baviera e a Budapest. Fu a Parigi (1906-08), poi a Vienna frequentando l'ambiente della rivista Ma e a Berlino vicino al gruppo Der Sturm. [...] Di nuovo a Parigi conobbe H. Arp, P. Mondrian, M. Seuphor. Per i suoi modi astratti, in cui traspaiono tuttavia delle forme organiche, T. fu avversato dalla critica ufficiale ...
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Pittore polacco (Braşov, Transilvania, 1859 - Cracovia 1938). Studiò a Monaco (1879-83), poi a Parigi con Carolus-Duran, e a Londra (1893), dove risentì l'influsso della pittura inglese dei secc. 18º e [...] 19º; dal 1895 professore nella scuola di Belle Arti a Cracovia. Ritrattista elegante e ricercato, dipinse anche composizioni storiche, e, nel periodo tardo, scene di vita alpestre ...
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transilvanico
transilvànico (o transilvano) agg. (pl. m. -ci). – Della Transilvania, regione geografica e storica della Romanìa settentr.: Alpi Transilvaniche o Transilvane, i Carpazî meridionali; il bacino transilvanico; la questione transilvana,...
uniate
agg. e s. m. e f. [dal russo uniat (sost.), der. di unija «unione», che a sua volta è der. del lat. unus «uno»]. – Nome dato ai Cristiani d’Oriente che sono in comunione con la Chiesa cattolica di Roma, pur conservando il proprio rituale...