Economista e uomo politico romeno (n. Tecuci, Moldavia, 1891 - m. in carcere 1950). Più volte ministro in dicasteri economici dopo il rimpatrio di Carol II (1930), divenne ministro degli Esteri nel gabinetto [...] e durò sino all'abdicazione di re Carol. Dovette accettare il cosiddetto arbitrato di Vienna, che toglieva al suo paese una parte della Transilvania (1940). Ha teorizzato, nei suoi corsi universitarî e nei suoi libri, un "corporativismo" integrale. ...
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Statista romeno (Florica 1864 - Bucarest 1927), figlio primogenito di Ion. Successo al padre nella direzione del Partito liberale, fu più volte presidente del Consiglio (1909-11, 1914-18, 1919, 1922-26, [...] 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande stato romeno comprendente anche i territorî ex asburgici di Transilvania, Banato e Bucovina. Esponente della borghesia conservatrice, promosse la riforma agraria del dopoguerra. ...
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Gospodaro di Moldavia (m. 1606), insediato da J. Zamoyski, cancelliere di Polonia, al posto di Ştefan Răzvan (1595); durante tutto il suo regno fu protetto dai Polacchi e riconosciuto dai Turchi, cui pagava [...] il Bravo, che occupò anche la Moldavia (1600), si rifugiò nella fortezza di Chotin da dove riconquistò il trono con l'aiuto polacco (sempre nel 1600), quando Michele fu battuto in Transilvania e I. poté insediare in Valacchia il fratello Simeon. ...
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Figlio illegittimo (n. 1557 - m. 1601) del principe Pietro il Buono (1554-57) ottenne il principato nel 1593 e da allora fu sempre in armi contro i Turchi. Nel 1595 sconfisse Hassan pascià, ma poi dovette [...] Ferdinando I), con lui respinse Sinān fino a Giurgiu. Nel 1599, poiché il card. Andrea Báthory, nuovo voivoda di Transilvania, si era accostato ai Turchi, lo vinse a Schellenberg e si impadronì del paese. Spodestò quindi il voivoda di Moldavia ...
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FONTANA, Francesco
Maria Nadia Covini
Nacque intorno al 1435 a Chiari, presso Brescia. Passato con la famiglia a Verona, vi conseguì il dottorato nelle arti e in medicina ed esercitò la professione [...] da Capistrano, vissuto molti anni in Austria e in Germania, poi in Boernia e in Ungheria (dove era stato eletto vescovo di Transilvania nel 1472), il F. seguì lo zio nei suoi spostamenti presso le corti d'Oltralpe. Nel 1475 accanto al frate veronese ...
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Figlio (Borsi 1676 - Rodosto, od. Tekırdağ, 1735) di Francesco I e di Elena Zrinyi; per i contatti avuti (1700-01) con Luigi XIV alla vigilia della guerra di successione di Spagna, fu arrestato e condannato [...] in Ungheria nel 1703 contro l'assolutismo di Leopoldo I, che si protrasse per otto anni. Nel 1704 venne eletto principe di Transilvania. Dopo la sconfitta di Trecsén (1708) lasciò il paese e non accettò mai la pace di Szatmár conclusa (1711) con gli ...
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Generale russo (Poltava 1782 - Varsavia 1856). Segnalatosi nelle guerre del 1812-15, fu poi (1827) comandante in capo nella guerra contro la Persia e costrinse i Persiani alla pace di Türkmanciai (1828). [...] repressione dell'insurrezione polacca scoppiata l'anno prima. Nel 1848 aiutò l'Austria a sottomettere gli Ungheresi, occupò la Transilvania e impose al generale Görgey la capitolazione di Világos (1849). Partecipò anche alla guerra di Crimea, ma fu ...
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Michele II detto il Bravo
Michele II
detto il Bravo Principe di Valacchia (n. 1557-m. 1601). Figlio illegittimo del principe Pietro il Buono (1554-57) ottenne il principato nel 1593 e da allora fu [...] Ferdinando I), con lui respinse Sinan fino a Giurgiu. Nel 1599, poiché il cardinale Andrea Báthory, nuovo voivoda di Transilvania, si era avvicinato ai turchi, lo vinse a Schellenberg e si impadronì del Paese. Spodestò quindi il voivoda di Moldavia ...
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CAMPANA (Campani, Campanus), Giovanni Paolo
Domenico Caccamo
Nato a Reggio Emilia il 25 genn. 1540, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 sett. 1563; studiò al Collegio romano dialettica, fisica e metafisica, [...] Barbara a Cracovia ed aprì i collegi di Lublino e di Kalisz. A questo punto le cure del provinciale si volsero alla Transilvania: nel dicembre 1583 egli si pose in viaggio per Alba Iulia e nel febbraio diramò le prime notizie sulle prospettive che si ...
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Bratianu, Ion iunior (detto Ionel)
Brătianu, Ion iunior
(detto Ionel) Statista romeno (Florica 1864-Bucarest 1927). Figlio primogenito di Ion Constantin. Successo al padre nella direzione del Partito [...] 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande Stato romeno comprendente anche i territori ex asburgici di Transilvania, Banato e Bucovina. Esponente della borghesia conservatrice, promosse la riforma agraria del dopoguerra. ...
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transilvanico
transilvànico (o transilvano) agg. (pl. m. -ci). – Della Transilvania, regione geografica e storica della Romanìa settentr.: Alpi Transilvaniche o Transilvane, i Carpazî meridionali; il bacino transilvanico; la questione transilvana,...
uniate
agg. e s. m. e f. [dal russo uniat (sost.), der. di unija «unione», che a sua volta è der. del lat. unus «uno»]. – Nome dato ai Cristiani d’Oriente che sono in comunione con la Chiesa cattolica di Roma, pur conservando il proprio rituale...