. Denominazione data ai religiosi che osservano la regola di S. Basilio il Grande, arcivescovo di Cesarea di Cappadocia, considerato, al pari di S. Antonio e di S. Benedetto, come fondatore di uno dei [...] regolari ad esempio dei loro confratelli ruteni.
La più recente delle congregazioni basiliane è quella dei Romeni dell'Ardeal (Transilvania già ungherese). Nel 1747, il vescovo di Făgăraş, Ioan Micu (Klein), eresse il monastero di Blaj sotto l ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] . Il gatto è stato spesso animale sacrificale ed è tuttora connesso con cerimonie nuziali (p. es. in Polonia, in Transilvania, ecc.).
Nella letteratura e nell'arte di ogni tempo il gatto è stato motivo inesauribile di creazione: si possono ricordare ...
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SCITI E SCIZIA (Σκύϑαι, Scythae; Σκυϑία, Scythia)
Arnaldo Momigliano
Popolazione abitante nell'antichità la Russia meridionale, la cui maggiore conoscenza di carattere letterario noi dobbiamo all'ampio [...] VII a. C. l'espansione scitica si era rivolta verso occidente. La diffusione del materiale scitico nella pianura ungherese e nella Transilvania ha fatto pensare anche a un dominio scitico circa il sec. VII-VI a. C., che ha bisogno di conferma. Certo ...
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BURGIO, Giovanni Antonio Buglio barone di
Gerhard Rill
Giuseppe Scichilone
Appartenne ad antica famiglia di origine normanna il cui cognome subì diversi mutamenti e dall'originario lu Puglu divenne [...] May e Andrea Borgo, tentarono di impedirla sospettando i suoi stretti rapporti con la corte francese e con il voivoda di Transilvania; tuttavia al B. riuscì di convincerli dei suoi sentimenti di fedeltà all'imperatore. Nella lettera credenziale del 9 ...
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BONGIOVANNI, Berardo
Domenico Caccamo
Nato a Roma da antica famiglia di origine recanatese, vi compì gli studi di diritto e di teologia. Il 4 marzo 1537 fu innalzato da Paolo III al vescovato di Camerino, [...] l'esempio di altri principi cui era legato da intese politiche e vincoli di parentela, come i SzápoIyai di Transilvania. È sicuro, comunque, che il Cannobio manteneva contatti con l'ambasciatore asburgico a Vilna, che furono svelati dagli informatori ...
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LAURO, Vincenzo (Laureo, Lauri)
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Tropea il 28 marzo 1523 da Antonio e da Raimonda Migliarese. La famiglia apparteneva a un ramo della casata dei Sanseverino; dei sei [...] 7-8 nov. 1575, lettera a Massimiliano II, in Dudith, p. 434) pur di impedire l'elezione del principe di Transilvania, troppo ben visto dai Turchi.
Quando fu finalmente incoronato Stefano Báthory, la situazione del L. si fece assai difficile. Espulso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento una modesta casata dell’Argovia riesce, anche se a prezzo [...] sovranità. Lo stesso Ferdinando, d’altra parte, ha dovuto riconoscere l’autorità del sultano sull’Ungheria e la Transilvania.
Tuttavia, è durante il regno di Ferdinando che si realizza una razionalizzazione istituzionale destinata a durare fino all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla fine del XVI secolo il Regno di Polonia e Granducato di Lituania, come si definiva [...] ripresa della Polonia risulta l’effetto di fattori concomitanti; primo tra tutti il mancato intervento a mezzogiorno del principe di Transilvania in alleanza con Carlo Gustavo, che avrebbe stretto il Paese in una morsa, e l’indecisione di Alessio sul ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Seicento la Chiesa cattolica conosce una fase di stabilizzazione che [...] ’editto di Nantes.
Eccezioni sicuramente significative, ma limitate nello spazio e nel tempo, sono la Polonia e la Transilvania prima del ritorno al cattolicesimo, l’Inghilterra rivoluzionaria, che pure non sfugge a chiusure, e alcune Province dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le Capitolazioni sono lo strumento con il quale gli Ottomani cercano di procurarsi [...] pone fine al conflitto (1699) restringe in modo significativo i confini dell’impero: l’Austria acquisisce l’Ungheria, la Transilvania, la Croazia e la Slavonia, Venezia si riprende la Morea e buona parte della Dalmazia, e la Polonia prende possesso ...
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transilvanico
transilvànico (o transilvano) agg. (pl. m. -ci). – Della Transilvania, regione geografica e storica della Romanìa settentr.: Alpi Transilvaniche o Transilvane, i Carpazî meridionali; il bacino transilvanico; la questione transilvana,...
uniate
agg. e s. m. e f. [dal russo uniat (sost.), der. di unija «unione», che a sua volta è der. del lat. unus «uno»]. – Nome dato ai Cristiani d’Oriente che sono in comunione con la Chiesa cattolica di Roma, pur conservando il proprio rituale...