Poeta francese (Besançon 1604 - ivi 1686). Uomo d'arme e diplomatico di un certo rilievo (fu esiliato da Mazarino nel 1653 e poté rientrare in Francia solo dopo la pace dei Pirenei), è noto soprattutto [...] per la sua opera letteraria. Fece rappresentare, con un certo successo, varie tragicommedie (La Sylvie, 1628; Chriséide et Arimand, 1630; La Silvanire, 1631; La Virginie, 1635; Le Roland Furieux, 1640, ecc.), alcune tragedie (Le Marc-Antoine ou la ...
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Drammaturgo inglese (Lothbury, Londra, 1612 - Whitehall 1683); diresse compagnie teatrali dal 1660 in poi. Costruì e diresse (1663) il Theatre Royal poi Drury Lane e dal 1673 fu maestro degli spettacoli [...] a corte. Si accostò all'imitazione del teatro spagnolo nel tentativo di liberarsi dell'influsso elisabettiano. Le sue tragicommedie, tutte d'avventure, The prisoners e Claracilla (recitate probabilmente nel 1636), poi The princess, or love at first ...
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Storico olandese (Utrecht 1559 - Haarlem 1635); dopo la pubblicazione dei primi sei libri della sua grande opera Oorssprong, begin ende vervolg der Nederlandsche Oorlogen ("Cause, inizio e svolgimento [...] delle guerre olandesi", 1601) fu nominato storiografo d'Olanda. Poté così continuare la sua opera, cui seguirono lavori storici di minore mole e due tragicommedie. ...
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Poeta (Lyons-la-Forêt, Normandia, 1613 - Parigi 1691). Elegante e di vena madrigalesca, fu ammirato all'Hôtel de Rambouillet. Nella "disputa dei sonetti" (1651), quello suo su Job suscitò il partito di [...] hanno le sue tragedie (Cléopatre, 1635; La mort d'Achille, 1636; Méléagre, 1640), commedie (Iphis et Iante, 1636) e tragicommedie (Gustaphe ou l'heureuse ambition, 1637). Riuscì meglio nei "ballets" per la corte (Cassandre; La nuit; Triomphe d'Amour ...
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Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche [...] più noto è Clovis ou la France chrestienne (1657). Maggiore successo ebbero le sue opere di teatro (commedie e tragicommedie), specialmente la commedia Les visionnaires (1637), una serie divertente di scenette e di caricature di tipi stravaganti, con ...
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Drammaturgo e librettista francese (Parigi 1635 - ivi 1688). Di origini assai modeste, fu valet di Tristan l'Hermite, che lo fece studiare. Fece una rapida carriera e raggiunse presto il successo: nel [...] e tragedie (La mort de Cyrus, 1659; Agrippa, 1663; Astrate, roi de Tyr, 1665; Pausanias, 1669; Bellérophon, 1671), scrisse tragicommedie (La généreuse ingratitude, 1646; Les coups de l'amour et de la fortune, 1656; Le fantôme amoureux, 1657; Le feint ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] laborioso e "civil", ma anche amante delle burle e dei divertimenti. Scrisse più di 200 tra commedie, tragedie, tragicommedie, intermezzi, melodrammi (musicati da Galuppi, Piccinni, Paisiello, Mozart, Haydn, Sacchini, ecc.), ma la sua gloria è legata ...
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BALBI, Domenico
Nicola De Blasi
Nacque a Venezia, ove svolse la propria attività letteraria nella seconda metà del sec. XVII. Nelle prefazioni ai suoi scritti, per giustificare certi scrupoli d'indole [...] di S. Marco", che è in lingua poiché la scena si figura in Firenze, e va classificato piuttosto fra le tragicommedie per il suo intrigo serioso (il cui prologo è recitato addirittura da Gíove), mentre le risultanze comiche, con meccanismo assai ...
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Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] Meno felice nelle commedie, ebbe tuttavia due notevoli successi nel 1667 con Sir Martin Marall e The Maiden Queen, tragicommedia, cui seguì The Spanish Fryar (1680). Ammiratore dichiarato di Shakespeare, in un tempo che gli anteponeva Ben Jonson, ne ...
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LUPARDI, Bartolomeo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 16 ott. 1630 in una casa della Strada Nova (attuale via della Panetteria) da Nicolò e da Angela Azzolini. Il padre era un rigattiere di Lucca, che [...] relativi a cantate e oratori), il gusto tragicomico è prevalente: in molti casi i libretti di opere in musica sono perfette tragicommedie versificate. Se non il primo, certo per la coerenza della sua attività il L. fu un pioniere decisivo per la ...
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tragicommedia
tragicommèdia s. f. [dal lat. tragicomoedia, che è prob. da un gr. *τραγικωμῳδία per *τραγικοκωμῳδία, comp. di τραγικός «tragico» e κωμῳδία «commedia»]. – 1. Componimento teatrale nel quale, a vicende gravi e dolorose proprie...
tragicomico
tragicòmico agg. [comp. aplologico di tragico e comico] (pl. m. -ci). – Di tragicommedia, che ha carattere di tragicommedia: un componimento t., un’opera t., un soggetto tragicomico. Raro come s. m., compositore di tragicommedie....