Saggista, drammaturgo e uomo politico (Milston, Wiltshire, 1672 - Londra 1719). La sua personalità di moralista, psicologo e umorista si espresse pienamente nelle pagine dello Spectator, e nei suoi saggi [...] 'essi ai primi anni del secolo, apparvero postumi nel 1721. Tentò poi il melodramma (Rosamond, 1707), e con la tragedia Cato (1713) ottenne grande successo. Collaborò alla redazione del Tatler con R. Steele e con questi fu cofondatore dello Spectator ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] il nome di parodo, quelli eseguiti poi dal coro nell'orchestra fra un episodio e l'altro, di stasimi. Inoltre nella tragedia presero particolare sviluppo i canti amebei (fra coro e attori) e gli a solo (canti dalla scena). Nella commedia invece ebbe ...
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D'ORMEVILLE, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 24 apr. 1840, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina, da Luigi, di nazionalità francese, e da Annunciata Latuille. Rimasto orfano di padre in [...] di L. A. Soumet (base a sua volta del libretto di F. Romani per Bellini) che A. Ristori - cui il D. dedicò la sua tragedia - si era fatta tradurre e aveva portato sulle scene.
Il D. ci aggiunse di suo qualche personaggio (per es. un fratello di Norma ...
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Commedia elegiaca
Ferruccio Bertini
Il teatro sacro nasce e si sviluppa in età medievale attraverso le forme liturgiche della sequenza e del tropo; quando, uscito dal tempio, esso propone le sue rappresentazioni [...] prescrizioni dei concili.
Ciononostante, in realtà, anche i generi distintivi del teatro classico, vale a dire la commedia e la tragedia, hanno modo di tornare in auge nel Medioevo: infatti, tra il XII e il XIII sec. furono composte, prevalentemente ...
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GUITTI, Francesco
Rossella Faraglia
Nacque a Ferrara intorno all'inizio del XVII secolo.
Nella lettera dedicatoria degli Intramezzi di Ferrara (1626) viene definito "giovane studente d'età d'anni venti" [...] di lui si ricordi (Frizzi). Per gli Intramezzi pubblicati nel 1626, ma ideati l'anno prima da G.B. Tassone, insieme con una tragedia, in occasione della venuta di Taddeo Barberini a Ferrara (Adami, p. 164 n. 64), il G. fu incaricato del restauro del ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] con gli ‘intermezzi’ la vera attrazione dello spettacolo. La decadenza del dramma sacro e il trionfo umanistico della tragedia e della commedia classica favorirono il ritorno alla scena unitaria. Gli autori del primo Cinquecento e del tardo ...
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Uomo politico romano (forse 82 a.C. - 30 a.C.) . Buon politico e valente comandante, fu stretto collaboratore di Cesare. Dopo la morte di questi, mirando alla successione, entrò in conflitto con il legittimo [...] letterario e teatrale
Le vicende di A. e Cleopatra hanno ispirato numerose opere di poesia, delle quali la più famosa è la tragedia, in 5 atti in versi e prosa, di W. Shakespeare, Antony and Cleopatra, desunta in parte dal racconto di Plutarco e ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] musica, imperniata su due o tre personaggi al massimo e destinata a essere rappresentata tra un atto e l'altro di tragedie o melodrammi: un genere nel quale l'estro del G. eccelse, permettendogli, insieme, di rodare e calibrare l'uso della lingua ...
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Regista teatrale statunitense (n. Pittsburgh 1957). Compiuti gli studi alla Harvard University, ha esordito giovanissimo, mettendosi in luce già nel 1980 con The inspector general, allestito dall'American [...] guerra del Vietnam; The merchant of Venice (1994), in cui utilizzava cineprese, monitor e video, collocando la tragedia di Shakespeare nella Venice californiana e multirazziale dei nostri giorni; Peony Pavillion (1998), rilettura di un classico del ...
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(gr. Μήδεια, lat. Medēa)
Mitologia
Eroina della mitologia greca, figlia di Eeta re della Colchide, fratello di Circe e di Pasifae, e della Oceanide Idyia. Ma secondo un'altra tradizione sua madre sarebbe [...] e Seneca, celebrarono il mito di Medea, tra gli altri, P. Corneille (1635) e G. B. Niccolini (1814 circa) con le tragedie omonime, Fr. Grillparzer con la terza parte della trilogia classica Il vello d'oro (1818-21), H. Lucas con la riduzione da ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...