Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] varie voci non sono distinte, ma riflettono nel loro insieme la ricerca di un tono non realistico.
L’ambientazione della tragedia in versi Francesca da Rimini (1901) ha come conseguenza principale l’adozione di un’ingente quantità di arcaismi, per lo ...
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IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale finito che esprime un comando, un ordine, una richiesta, un invito, un divieto. Si trova soltanto nelle proposizioni ➔principali (➔volitive e ➔esclamative); [...] dal Settecento si cominciò a usare questo imperativo anche a inizio di frase, soprattutto nel melodramma, nella poesia e nella tragedia (per questo è detto imperativo tragico)
T’arresta, infido (G. Rossini, Armida).
VEDI ANCHE personali, pronomi ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] e dell'intera comunità ebraica di Łódź, che era poi l'emblema dell'ebraismo orientale nel presentimento della tragedia ormai vicina.
Il gusto realistico, fortemente pervaso di tonalità naturalistiche, insieme con le agghiaccianti aperture al mondo ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] del lazzo e voi giochi di parole e nuvole nel nonsense e tu, amica dei comici, sola vera ispiratrice, sguardo severo, spleen, tragedia, serietà, tu o Morte, aiutatemi a cantare (Benni 1990: 141)
(9) Mio cuore, tu stai soffrendo
Cosa posso fare per te ...
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Nomi e cognomi
Luca Serianni
La nostra prima carta d’identità
Ogni individuo ha uno o più nomi, secondo i sistemi adottati nel corso del tempo dalla società di cui fa parte. Nomi e cognomi hanno varie [...] nel passato: Anita, dalla moglie di Garibaldi, Benito, da Mussolini). Altri ancora provengono dalla letteratura (Ornella da una tragedia di Gabriele D’Annunzio), dall’opera lirica (Aida, dall’omonimo melodramma di Verdi), dal cinema (Sabrina, da un ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] dell’Olanda settentrionale», 1719), mentre per la poesia lirica la figura di maggior rilievo è H.K. Poot.
Per la tragedia, per lo più ridondante e prolissa, gli autori più importanti di questo periodo sono il citato Rotgans e B. Huydekoper, mentre ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] L’attività di studio degli anni Trenta, coincidente con l’ingresso nella carriera universitaria, fu concentrata soprattutto sulla tragedia e sulla poesia arcaica.
Nel 1931 uscirono presso Laterza, su indicazione di Luigi Russo, la traduzione Le Donne ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] dell’opera e corrente all’epoca. E già il titolo Orlando furioso, con l’aggettivo furioso ispirato dal titolo della tragedia di Seneca Hercules furens, sta a indicare le nuove intenzioni dell’opera, sia sul piano tematico, nel mettere al centro ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] essi un rapporto libero e diretto, svincolato dal culto reverenziale per gli antichi. Dal francese portò in versi sciolti due tragedie di Voltaire, Il Cesare e Il Maometto, uscite in un unico volume nel 1762, alle quali premise due ragionamenti nei ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] danteschi risente delle concezioni maturate nella latinità medievale: si pensi all’accezione retorica di termini come comedìa e tragedìa, cioè composizioni rispettivamente di «stile umile» o di «stile alto» (Mengaldo 1978: 200-222), che solo in epoca ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...