GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] figli di V. Tieri, Macbeth di Shakespeare e il Cyrano di Bergerac di Rostand, fu di molto ridotto, e la tragedia shakespeariana - spettacolo che nulla aggiunse alla gloria dei due interpreti - segnò il vero congedo della G. dal teatro.
Costretta a ...
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ENRIQUES, Gianfranco (noto come Franco Enriquez)
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 20 nov. 1927 da Eugenio (ma in realtà figlio adulterino del direttore d'orchestra Vittorio Gui) e da Elda Solaroli, [...] De Roberto (Lirico di Milano, 1970) dai grandi effetti corali e, di nuovo con la Compagnia dei quattro, di La tragedia di Macbeth di Shakespeare (teatro Romano di Verona, luglio 1971) dai cupi costumi; poi lavorò su una pluralità di mezzi espressivi ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] fonti. Centrale in questi anni l'incontro, avvenuto probabilmente nel 1782, con P. Andolfati, attore e autore acclamato di drammi e tragedie, che sarà al suo fianco per oltre dieci anni e che lo incoraggerà a scrivere le prime commedie (I due gobbi e ...
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LANARI, Alessandro
Antonio Rostagno
Nacque a San Marcello presso Jesi il 25 genn. 1787. Le prime notizie riguardano il suo matrimonio con il mezzosoprano Clementina Domeniconi, avvenuto intorno al 1810, [...] 1948, ad ind.; F. Walker, L'uomo Verdi, Milano 1964, pp. 78-116 e passim; G. Barblan, Alla ribalta un'ottocentesca tragedia lirica: "Parisina d'Este" di Donizetti, in Chigiana, XXI (1964), pp. 207-238; M. De Angelis, La musica del granduca, Firenze ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] , che maturava per gradi, prima povero imbroglione e sfruttatore di donnine credule, via via coinvolto dalla tragedia della guerra, infine travolto dalla sua assurda fedeltà al trasformismo, e aveva caratterizzato gustosamente il padre millantatore ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] di A. Salacrou, Teatro Nuovo di Milano, 28 giugno 1948; regia ingegnosa, i cui coloriti grotteschi dispersero l'angoscia della tragedia), in genere riprese di lavori da lui diretti, come La veglia dei lestofanti di J. Gay (La Floridiana di Napoli ...
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MELDOLESI, Claudio
Raffaella Di Tizio
Nacque a Roma il 30 maggio 1942, quarto figlio di Gastone, medico radiologo e docente universitario di origine veneta, e di Anna Marocco, senese, pittrice e cantante [...] studio complessivo sugli attori e curò due libri su teatri a lui vicini: Luciano Leonesi (cit., con Piero Ferrarini) e Tragedia e fiaba. Il teatro delle Laminarie 1996-2008 (con Bruna Gambarelli, Corazzano, Pisa, 2008).
Morì a Bologna il 12 settembre ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] ’assurdo, entusiasmando persino Carmelo Bene. Più di routine altri spettacoli di prosa quali Il critico ovverosia le prove di una tragedia (1987-88) con la regia di Ugo Gregoretti, che firmò anche Six heures au plus tard volgarizzato in Colpo grosso ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...