Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] . Fu amico e ospite di C. Lelio, e frequentò il circolo di Scipione Emiliano. Ancora a ottant'anni fece rappresentare una sua tragedia, ma poco dopo si ritirò a Taranto, dove visse i suoi ultimi anni.
Opere
Di lui ci restano dodici titoli sicuri di ...
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PAPAS, Irene, nata Lelekou
Attrice greca, nata a Khiliomódhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Dopo aver frequentato la Reale scuola d'arte drammatica di Atene e corsi di canto e di danza, ha fatto una breve [...] P. Cox.
Notevole anche la sua attività per il Teatro popolare di Atene, dove è stata interprete somma delle maggiori tragedie classiche greche.
Bibl.: In Ecran, luglio 1978; Ciné Revue, 16 aprile 1979; G. García Márquez, in American Film, settembre ...
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Drammaturgo tedesco (Magdeburgo 1878 - Ascona 1945). Avverso al nazismo e da questo avversato, nel 1938 emigrò in Svizzera. Sperimentò tutti i generi di teatro, in cui esordì nel 1904. Dopo numerosi tentativi, [...] e Mississippi (1930). Tornò al "teatro di pensiero", in polemica col fascismo e la sua logica di violenza, con la commedia Der Soldat Tanaka (1940), ambientata in Giappone. Postuma la tragedia Das Floss der Medusa (1948), accusa contro la guerra. ...
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Attore olandese (Middelharnis 1842 - Amsterdam 1925), il maggiore che i Paesi Bassi abbiano avuto nel sec. 19º, applaudito a Parigi e a Londra, di potenza straordinaria nelle interpretazioni delle parti [...] che richiedessero vigore espressivo, nella tragedia classica, nel teatro shakespeariano (celebre la sua interpretazione del personaggio di Shylock nel Mercante di Venezia), nel dramma naturalistico. ...
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Nome d'arte dell'attrice Marie-Anne de Châteauneuf (Parigi 1668 - ivi 1748); esordì alla Comédie-Française nel 1693, avvicendandosi poi nei ruoli tragici con M. de Champmeslé; figura maestosa, tipo ideale [...] di regina nella tragedia, ebbe grande successo, specialmente nelle parti patetiche, finché la sua declamazione, enfatica e convenzionale, non fu superata dalla recitazione più moderna di A. Lecouvreur; si ritirò dalle scene nel 1733. ...
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Drammaturgo francese (Bordeaux 1910 - Losanna 1987). Esordì nel 1931 con L'Hermine, la prima delle crude pièces noires, cui si contrappongono le brillanti pièces roses (successivamente A. fuse i due stili, [...] dell'uomo moderno. Negli anni Cinquanta fuse i due stili (il rosa e il nero) in un singolare connubio di tragedia e melodramma, influenzato sia dalle tematiche pirandelliane sia dalla tradizione francese del vaudeville (Colombe, 1950; La valse des ...
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Letterato (Venezia 1686 - ivi 1769), da tener distinto da un omonimo che appare nelle vicende della caduta della repubblica veneziana. Scrisse libretti per musica, un inconcludente poema in 27 canti, Baiamonte [...] Tiepolo; ma è ricordato soprattutto per una sua parodia della tragedia classicistica: Rutzvanscad il Giovane, arcisopratragichissima tragedia, pubbl. nel 1724 sotto il nome di Cattuffio Panchianio "Bubulco Arcade". Nel finale, il suggeritore esce ...
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Forma di rappresentazione popolare greca sorta alla fine del 4° sec. a.C. e fiorita nell’età alessandrina; di contenuto non scurrile, era accompagnata dal flauto. Meno grottesca della magodia, fu considerata [...] da Aristosseno affine alla tragedia. Era chiamata anche simodia dal suo maggior poeta, Simo di Magnesia.
Ilarodo era l’attore che prendeva parte alle ilarodie. ...
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Classicista inglese (n. 1905 - m. Stanford, California, 1974). Insegnò greco nell'University College di Londra (1948-68); passò poi al dipartimento di studî classici della Stanford University. Studiò aspetti [...] molteplici della letteratura greca, in particolare la tragedia e la commedia e i loro riflessi sulle arti figurative, aspetti della grecità micenea e omerica e della letteratura ellenistica. Fra le opere: An introduction to Sophocles (1936); Studies ...
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Antica farsa romana con maschere fisse (per es. Bucco, Dossenno, Macco, Pappo) e dallo spirito grossolano. Ebbe dapprima linguaggio e carattere popolare e contadinesco; prese forma letteraria al tempo [...] di Silla e si usò recitarla dopo la tragedia, sull'esempio del teatro greco. Uno dei più noti cultori di a. fu L. Pomponio (1° sec. a.C.). ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...