Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] di dare al dialogo un tono più dimesso: di che fu criticato. Ma non per colpa del verso riuscirono fiacche le sue tragedie, nelle quali portò l'atmosfera dell'Arcadia (Ifigenia è la più nota tra esse; più scolastiche Rachele e Alceste). Migliori le ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] e lingue. La Centaura (ibid.), dedicata a Maria de' Medici, è una commedia nel I atto, dramma pastorale nel II, tragedia nel III: l'argomento seguita poi quello de Li duo Lelii simili (ibid.), rifacimento di uno scenario del padre Francesco ispirato ...
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MARCHIONNI, Carlotta
Alessandra Favino
Nacque a Pescia, presso Lucca, il 14 giugno 1796 da Angelo e da Elisabetta Baldesi.
Il padre Angelo, nato a Firenze intorno alla metà del Settecento in una famiglia [...] , Firenze 1896, pp. 9 s., 19, 33; G. Deabate, I comici di Sua Maestà, Torino 1905, pp. 9-19; Id., La fortuna di una tragedia. "Francesca da Rimini" e la sua prima interprete, in Natura e arte, s.d., pp. 196-199; A. Manzi, La prima di Francesca da ...
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MARCHISIO, Stanislao
Antonio Carrannante
Nacque a Torino il 17 sett. 1773, da famiglia poverissima.
Quando l'editore A. Bazzarini pubblicò a Venezia una sua commedia preceduta da alcuni cenni biografici [...] edizioni: Opere teatrali, I-IV, Milano 1820-21; Opere teatrali, I-IV, Verona 1831 (i primi tre volumi di Commedie, il IV di Tragedie); Commedie, I-III, Torino s.d.
Fonti e Bibl.: Epistolario di V. Monti, a cura di A. Bertoldi, V (1818-1823), Firenze ...
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Drammaturgo statunitense (New York 1888 - Boston 1953). Poeta lirico portato a esprimersi in forma drammatica per la maniera vivacemente dialettica con cui concepì la vita, O'N. accentuò ora un amaro realismo [...] i problemi religiosi. Di quest'ultimo periodo si citano: Dynamo (1929), Days without end (1934), The iceman cometh (1946) e la tragedia autobiografica Long day's journey into night che, scritta nel 1940, O'N. volle divulgata solo dopo la sua morte (è ...
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Scrittore tedesco (Königsberg 1768 - Vienna 1823). Genialmente dotato ma privo di disciplina, W. fu quasi esclusivamente drammaturgo, con lavori di ampio respiro ma anche di pesante struttura sorretti [...] -Deutsche Kaiserin, 1815; Die Mutter der Makkabäer, 1820), che rispecchiano il suo nuovo atteggiamento religioso. Di rilievo, su una strada parzialmente autonoma battuta a suo seguito anche da altri, la "tragedia del destino" Der 24. Februar (1815). ...
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GALLINA, Giacinto
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 31 luglio 1852 da Giuseppe, medico, e da Anna Rota. I genitori si separarono ben presto e il piccolo G. andò, con il fratello Enrico (n. nel 1854), [...] A sedici anni io aveva già la smania di scrivere non so bene se il romanzo, il dramma o, Dio ne liberi, la tragedia" (prefazione a G. Gallina, Teatro veneziano, VII, Padova 1887, p. IV). Sono di questo periodo una novella, Le confessioni di una donna ...
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FINO, Giocondo
Rossella Pelagalli
Nacque a Torino il 3 maggio 1867, da Luigi e da Carolina Miglio. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti musicali dalla madre, intraprese, per volere del padre, la carriera [...] ne Il Battista. Nel 1910 si affermò definitivamente con La festa del grano (Torino, teatro Regio, 12 febbr. 1910), una tragedia in un prologo e due atti di F. Salvatori che, interpretata dalla soprano Elsa Blond, dal baritono O. Benedetti e dal ...
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ALABARDI, Giuseppe, detto lo Schioppi
Elena Povoledo
Nacque a Venezia nella seconda metà del sec. XVI. Pittore, è ricordato nel Libro della Fraglia dei pittori di Venezia nel 1590 e nel 1637.
Le sue [...] dell'opera del Monteverdi, anch'egli, come l'A., protetto dai Mocenigo. Dei suoi allestimenti si ricordano: La Rosilda, tragedia di T. Ferrari rappresentata a Venezia dall'Accademia dei Sollevati Genovesi il 4 febbr. 1625; la Proserpina rapita di C ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] di E. è noto da alcune copie, una delle quali, proveniente da Rieti e ora a Copenaghen, reca iscritti alcuni versi della tragedia Alessandro; in tutte, E. è rappresentato barbato, in atteggiamento severo e triste. L'opera e la persona di E. furono ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...