Improvvisatore (Castiglion Fiorentino 1789 - Arezzo 1836). Si specializzò nell'improvvisare tragedie su temi dati dal pubblico, con tecnica che resta singolarissima. Suscitò entusiasmi in Italia, Francia [...] e Inghilterra; né incrinarono la sua fama i duri giudizî di P. Giordani (1816) e di altri critici. S. reputava suo capolavoro la tragedia Idomeneo. ...
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Pittore e regista teatrale (Wielopole, Rzeszów, 1915 - Cracovia 1990). Artista d'avanguardia tra i più originali della Polonia contemporanea, attraverso una accentuatissima semplificazione dei mezzi espressivi [...] " in cui il corpo dell'attore diviene elemento strutturale di significazione, ha dato garbata e ironica espressione alla tragedia della condizione umana. Tra i suoi spettacoli più significativi si ricordano Umarła Klasa ("La classe morta", 1975 ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] The taming of the shrew e aggiungendo invece The merchant of Venice e un'inesistente Love's labour's won, mentre fra le tragedie non sono menzionate le tre parti di Henry VI, ma a Romeo and Juliet, Titus Andronicus e Richard III si aggiungono Richard ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Whitton, Middlesex, 1609 circa - Parigi 1642). Dopo gli studî a Cambridge, viaggiò (1628) in Francia e in Italia. Allo scoppio della guerra con la Scozia equipaggiò un reparto [...] ), trattatello contro le eresie sociniane, e varie opere drammatiche: Aglaura (tragedia, 1638), The Goblins (commedia, 1638), Brennoralt (tragedia, 1639), The sad one (tragedia incompiuta). Durante il Lungo Parlamento (1640) dovette, come realista ...
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Famiglia di comici. Capostipite, Nicola, Arlecchino pronto e vivace della seconda metà del Settecento, dapprima con P. Rossi e O. Paganini, poi (1780) solo. La moglie Teresa, elegante e briosa "servetta". [...] (n. 1775 circa), valente capocomico, tra i migliori nel dramma e nella commedia lacrimosa, ma acclamato anche nella tragedia (Amleto). Dora (Monteleone Calabro 1888 - Roma 1984), figlia dell'attore Cesare; prima attrice con A. Falconi, col marito ...
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Drammaturgo cubano (L'Avana 1931 - Parigi 2018). Influenzato dal teatro europeo d'avanguardia e da autori come J. Genet e J. Giraudoux, si rivelò con Medea en el espejo (1960) e La muerte del Ñeque (1963), [...] testi ispirati al teatro della crudeltà nei quali ha trasposto nell'ambiente proletario cubano le figure della tragedia classica. Il suo testo più conosciuto è il violento e simbolico La noche de los asesinos (1966), nel quale tre adolescenti ...
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Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edili curuli, censori); da alti sacerdoti (il [...] magistrati municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano la toga pura degli adulti. Favola p. (lat. fabula praetexta o praetextata) La tragedia latina di argomento romano ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] di Mileto di Frinico). I Sette a Tebe o contro Tebe (‛Επτὰ ἐπὶ Θήβας) sono del 467; per la prima volta la tragedia è preceduta da un prologo e il dialogo vi prevale sul coro. Le Supplici presentano caratteri di arcaicità che l'hanno fatta considerare ...
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GREPPI, Giovanni
Lucia Rodler
Nacque a Bologna il 15 nov. 1758 da Giuseppe Antonio e Anna Maria Luccarelli. Mancano dati precisi sulla famiglia e gli studi. Ventenne si recò a Roma, dove fu accolto [...] , rappresentato nel 1787 al teatro S. Samuele con musica di R. Robusti. Criticato da Pepoli per l'inverosimiglianza delle sue tragedie, il G. si difese, nelle prefazioni ai testi e in particolare nella premessa A chi legge nel II tomo dei Capricci ...
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Attore (Devonport 1804 - Clopersale, Essex, 1878); ottenne fama a Londra (1837) come Shylock al teatro del Haymarket, poi con W. Macready al Covent Garden. Nel 1844 passò al Sadler's Wells Theatre di cui [...] fece uno dei più importanti istituti drammatici, allestendovi 34 opere di Shakespeare. P. ottenne i più vivi successi nel comico, pur facendosi applaudire anche nella tragedia. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...