Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] ». Un problema dunque di forma e di linguaggio: se nel melodramma la parola è assistita dalla musica, e se la tragedia può contare su un linguaggio aulico adeguato al suo registro elevato, la commedia manca ancora di un linguaggio atto a raccontare ...
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VITELLI, Girolamo
Giorgio Pasquali
Filologo classico, nato a Santa Croce del Sannio il 27 luglio 1849; morto a Spotorno (Genova) il 2 settembre 1935. Studiò a Pisa nella Scuola normale superiore; dopo [...] 'Ifigenia in Aulide (1888), il quale contiene anche osservazioni sull'autenticità dubbia di alcune parti di questa tragedia e contributi di carattere più propriamente diplomatico. Gli studî paleografici divengono a poco a poco centrali nell'attività ...
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Filologo tedesco (Landsberg an der Warthe 1881 - Dresda 1960). Ebreo, convertito al protestantesimo nel 1912, è stato soldato nell’esercito tedesco durante la prima guerra mondiale. Esperto di letteratura [...] tutti i dettagli non solo le parole, ma anche i gesti e i rumori della vita quotidiana, come per salvarla dalla tragedia storica, e nel contempo per dare testimonianza di come dai minimi cambiamenti della vita si possa arrivare alla catastrofe. ...
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MADDALENA, Antonio
Claudia Montuschi
Nacque ad Adria, presso Rovigo, il 1 marzo 1913 da Giovanni e da Vittoria Guarnieri. Conseguì la licenza liceale da privatista al ginnasio liceo Tito Livio di Padova; [...] Orestea svela come dal dolore nasca la conoscenza e dalla conoscenza la pietà. Nella monografia dedicata a Sofocle il M. ripercorre le tragedie analizzando i temi portanti, le differenze tra l'una e l'altra (per es. il ruolo del sogno nelle Coefore e ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] lettere, i primi testi letterari, le pagine di diario datate 1774-75 e la versione in prosa delle prime due tragedie, Filippo e Polinice (1775).
Il francese di Alfieri era un francese d’uso, talvolta libero e scorretto, ma complessivamente buono ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] verbo alla fine della frase.
Molto più ampio è il catalogo delle opere in versi, composto tra l’altro da una tragedia (Il Re Torrismondo), da un poema didascalico in endecasillabi sciolti (Il mondo creato), e dall’Aminta, dramma pastorale o favola ...
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PAGLIARO, Antonino (App. II, 11, p. 484)
Ha continuato a insegnare glottologia nell'università di Roma fino al fuori ruolo, nel 1968; dal 1965 socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; è morto a Mistretta [...] sulla terminologia poetica di Omero e le origini dell'epica, sul posto del greco tra le lingue arioeuropee, sulla tragedia e il tragico secondo Aristotele; e, partendo dalla grecità, il recupero delle teorie linguistiche antiche, appunto da Eraclito ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] di Virgilio: «... e per le note / di questa comedìa, lettor, ti giuro» (Inf. XVI, 128); «... e così ’l canta / l’alta mia tragedìa in alcun loco» (Inf. XX, 113); «Così di ponte in ponte, altro parlando / che la mia comedìa cantar non cura» (Inf. XXI ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] e morì nel 1827.
Il suo nome è legato ad opere poetiche (Poesie, 1803; Dei Sepolcri, 1807; Le Grazie, incompiuto), a tragedie in versi (Tieste, 1796; Ajace, 1811; Ricciarda, 1813), al romanzo epistolare Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1802, 1816 e ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] matrice islamica hanno provocato a Madrid circa 200 vittime e migliaia di feriti. Dichiarazioni di Aznar tese a incolpare della tragedia il terrorismo basco si sono ritorte contro il partito popolare e il voto ha visto la vittoria dei socialisti. Il ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...