Poeta e critico letterario russo (n. nel governatorato di Kostroma 1792 - m. 1853). Uomo di larghissima cultura, fu critico di grande gusto e intuito. Tradusse Corneille, Racine, Marivaux. Nelle opere [...] originali passò da un romanticismo ante litteram, di cui sono testimonianza le ballate (Ubijca "L'assassino", 1815; Ol´ga "Olga", 1816), al classicismo, aderendo alla scuola di Šiškov; classica è la sua tragedia Andromaca. ...
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WOHMANN, Gabriele
Luigi Quattrocchi
Scrittrice tedesca, nata a Darmstadt il 21 maggio 1932. È autrice di vari cicli di poesie, radiodrammi e teledrammi, ma soprattutto di romanzi e, ancor più, di centinaia [...] posizione di rilievo fra gli autori della sua generazione, la prima a non essere stata direttamente coinvolta nella tragedia della seconda guerra mondiale.
Caratteristica dominante, e quasi permanente, delle opere di W. è lo scarso risalto concesso ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] (1820) e subito dopo la risposta a V. Chauvet (Lettre à M. Chauvet sur l'unité de temps et de lieu dans la tragédie, finita nel luglio 1820, pubbl. nel 1823), che vanno ben oltre il problema delle unità pseudo-aristoteliche nel teatro, la lettera al ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] Pagello con la Cinzia, Fabio Pace con l'Eugenio, e Ingegneri con la Danza di Venere; poi, nel 1583, optarono per una tragedia: si fecero avanti Pagello con la Heraclea, l'udinese Vincenzo Giusti con l'Irene e il M. con la Semiramis. Una commissione ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] i temi dell'eroismo e del martirio (Leo Armenius, 1646; Katharina von Georgien, 1647). Nel corso di più generazioni la sua tragedia non trovò seguito: Cardenio und Celinde (1647), per alcuni il suo capolavoro, è il primo, e rimase fino a Lessing, il ...
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Mazzetti, Lorenza. – Scrittrice e regista italiana (Roma 1927 - ivi 2020). Adottata con la gemella Paola dalla zia Nina Mazzetti sposata a Robert Einstein, cugino di Albert, sopravvissuta nel 1944 alla [...] di Hitler alcuni componenti della famiglia vennero assassinati, la sua produzione letteraria è interamente percorsa dal senso di quella tragedia, che sostanza opere quali Il cielo cade (1961, Premio Viareggio), Con rabbia (1963), Uccidi il padre e la ...
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Scrittore francese (castello di Toulgou, Périgord, 1614 - Grand-Andély 1663), autore di romanzi d'avventure amorose ed eroiche, prolissi ed enfatici, assai apprezzati al suo tempo: Cassandre (10 voll., [...] 1642-60), Cléopatre (12 voll., 1647-58), Faramond (12 voll., 1661-71) che, rimasto incompiuto, fu terminato da P. d'Ortigue de Vaumorière. Scrisse anche per il teatro (Bradamante, 1637, tragicommedia; Le comte d'Essex, 1639, tragedia). ...
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BOZZA, Francesco
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente a Candia intorno al 1553.
Il Mazzuchelli propendeva a ritenere che il B. non fosse di Candia, ma fosse stato confuso dai bibliografi con un Bartolomeo [...] il 4 dic. 1577, smentisce anche le altre ipotesi del Mazzuchelli: in essa infatti il B. dichiara di aver scritto la tragedia due anni prima, a ventidue anni. È chiaro quindi come egli fosse nato intorno al 1553 e non potesse quindi esser gemello ...
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Poeta (Dublino 1615 - Londra 1669). Attivo durante la guerra d'Irlanda contro gli Inglesi, fu prigioniero a Londra (1642). Liberato, si ritirò a Oxford per 5 anni. Seguì Enrichetta Maria in Francia e in [...] in uno scandalo e accusato di aver ucciso la seconda moglie (1667) che era amante del Duca di York. Più che la tragedia senechiana Sophy (1642) e alcune parafrasi metriche da classici latini, è importante il suo poema descrittivo Cooper's Hiel (1642 ...
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Letterato e scrittore (Brescia 1788 - ivi 1855); prof. a Brescia e a Verona, espulso dall'insegnamento (1821) perché ritenuto cospiratore; dal 1836 segretario dell'Ateneo bresciano; collaborò al Conciliatore. [...] di intonazione lamartiniana e byroniana (si ricordano soprattutto l'ode La musa romantica e le Liriche); scrisse anche una tragedia (Canace, 1818) e contro i classicisti l'opuscolo Il romanticismo alla china (1819). Tradusse poemetti di Byron e il ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...