Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] . Fu amico e ospite di C. Lelio, e frequentò il circolo di Scipione Emiliano. Ancora a ottant'anni fece rappresentare una sua tragedia, ma poco dopo si ritirò a Taranto, dove visse i suoi ultimi anni.
Opere
Di lui ci restano dodici titoli sicuri di ...
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Scultore, pittore e illustratore spagnolo (Barcellona 1854 - Roma 1938). Studiò a Barcellona; vinse (1875) il premio di Roma e in un primo tempo si stabilì in questa città, dedicandosi alla scultura (Prometeo, [...] La tragedia). Dipinse poi scene di genere, alla maniera di M. Fortuny e di F. Meissonier, paesaggi, composizioni religiose, ecc., di facile virtuosismo. ...
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Scrittore scozzese (Leith 1722 - Merchiston Bank, Edimburgo, 1808). Più che per le sue poesie, è ricordato come autore drammatico. Dopo aver esordito col dramma Agis, che non ebbe successo, conseguì larga [...] notorietà con la tragedia Douglas (1756), il cui intreccio, semplice ma di potente effetto, fu suggerito dalla ballata Child Maurice. ...
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Attrice cinematografica greca (Chiliomódi 1926 - ivi 2022). Ballerina e attrice teatrale, attiva nel cinema fin dagli anni Cinquanta in Grecia, in Italia e negli USA in ruoli di modesto rilievo, si affermò [...] Zorba the Greek, 1964; The Trojan women, Le Troiane, 1971; ᾿Ιϕιγένεια, Ifigenia, 1977), dando il meglio di sé nella reinterpretazione della tragedia classica. Tra gli altri film: A ciascuno il suo (1976); Z (Z, l'orgia del potere, 1969); Cristo si è ...
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Drammaturgo tedesco (Magdeburgo 1878 - Ascona 1945). Avverso al nazismo e da questo avversato, nel 1938 emigrò in Svizzera. Sperimentò tutti i generi di teatro, in cui esordì nel 1904. Dopo numerosi tentativi, [...] e Mississippi (1930). Tornò al "teatro di pensiero", in polemica col fascismo e la sua logica di violenza, con la commedia Der Soldat Tanaka (1940), ambientata in Giappone. Postuma la tragedia Das Floss der Medusa (1948), accusa contro la guerra. ...
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Letterato spagnolo (Coro, Venezuela, 1819 - Parigi 1871). Viaggiò molto per l'Europa, l'America, l'Asia; dedicò larga parte della sua attività al genere drammatico (Don Bernardo de Cabrera, Isabel de Médicis, [...] e la tragedia classico-romantica Coriolano) provandosi però anche negli altri generi. Scrisse una leggenda fantastica, La caverna del diablo; poemi filosofici, Delírium (1850), La segunda vida e El proscripto (1853); tre poemi in collaborazione con J ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] Ma a partire dal 1765 era a Milano (dove rimase almeno fino al 1770) e qui componeva la prima delle sue opere, la tragedia in versi Don Fernando conte d'Errera. La sua famiglia si preoccupava di inserirlo nell'esercito asburgico e nel 1767, l'anno in ...
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Attore olandese (Middelharnis 1842 - Amsterdam 1925), il maggiore che i Paesi Bassi abbiano avuto nel sec. 19º, applaudito a Parigi e a Londra, di potenza straordinaria nelle interpretazioni delle parti [...] che richiedessero vigore espressivo, nella tragedia classica, nel teatro shakespeariano (celebre la sua interpretazione del personaggio di Shylock nel Mercante di Venezia), nel dramma naturalistico. ...
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Nome d'arte dell'attrice Marie-Anne de Châteauneuf (Parigi 1668 - ivi 1748); esordì alla Comédie-Française nel 1693, avvicendandosi poi nei ruoli tragici con M. de Champmeslé; figura maestosa, tipo ideale [...] di regina nella tragedia, ebbe grande successo, specialmente nelle parti patetiche, finché la sua declamazione, enfatica e convenzionale, non fu superata dalla recitazione più moderna di A. Lecouvreur; si ritirò dalle scene nel 1733. ...
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Drammaturgo francese (Bordeaux 1910 - Losanna 1987). Esordì nel 1931 con L'Hermine, la prima delle crude pièces noires, cui si contrappongono le brillanti pièces roses (successivamente A. fuse i due stili, [...] dell'uomo moderno. Negli anni Cinquanta fuse i due stili (il rosa e il nero) in un singolare connubio di tragedia e melodramma, influenzato sia dalle tematiche pirandelliane sia dalla tradizione francese del vaudeville (Colombe, 1950; La valse des ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...