BARONCINI (Baroncino), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Visse nella prima metà del sec. XVI. Il Crescimbeni lo ritenne faentino, ma già il Mazzuchelli lo disse lucchese, e che fosse tale risulta dalle stampe [...] se più lungamente viveva".
In realtà la sua breve opera porta i segni di un giovanile, goliardico "romanticismo". Nella Tragedia, che il Neri ascrive tra le prime incerte in-útazioni giraldiane, una regina innamorata del figliastro, il quale a sua ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] la tragedia spirituale delle vittime del nazismo.
Vita
Di famiglia ebraica, intraprese a Vienna studi filosofici e letterari. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, emigrò in Belgio. Arrestato dai nazisti nel 1943 per aver ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Dunstable 1648 - Londra 1724), autore di drammi retorici che minacciarono di oscurare, nel favore del pubblico, la popolarità di J. Dryden. Grande fortuna ebbe la sua tragedia [...] eroica The emperor of Morocco (1671). Criticato da Dryden, S. rispose attaccando Altmanzor and Almahide dello stesso Dryden, che a sua volta rappresentò S. nella figura di Doeg nella seconda parte del ...
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Commediografa e attrice inglese (n. 1667 circa - m. Londra 1723). Rimasta orfana in giovane età, si recò a Londra e si diede al teatro. La sua prima opera fu una tragedia, The perjured husband (1700). [...] Come attrice apparve per la prima volta nella sua commedia Love at venture (1706). Tra le commedie più fortunate si ricordano: The gamester (1705), The basset-table (1706), The busybody (1709), The wonder! ...
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Erudito (Villoslada 1729 - Madrid 1801); di vasta cultura, particolarmente numismatica e storica, pubblicò una collezione di poesie castigliane, col titolo di Parnaso español (9 voll., 1768-78). È anche [...] autore della tragedia Jahel (1763). ...
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Umanista (sec. 15º), nato a Vezzano Ligure, vissuto alla corte estense, poi a quella degli Aragonesi di Napoli; autore di varie opere. La morte di I. Piccinino (1464) gli suggerì la tragedia De captivitate [...] ducis Iacobi, ispirata specialmente a Seneca; la struttura è quella tipica delle sacre rappresentazioni ...
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Poeta spagnolo (Granada 1715 - ivi 1794), autore di poemi mitologici Adonis (in quattro egloghe venatorie, alla maniera di Góngora), Fábula de Alfeo y Aretusa, Acteón y Diana, ecc., e di una tragedia in [...] versi, Mérope (1786), pubblicata sotto lo pseudonimo anagrammatico di Antonio Lecorp ...
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È nato a Como nel 1878; per qualche tempo professore, poi giornalista. Le sue prime opere (le principali delle quali sono: Egloghe, Torino 1904; Costanza, tragedia, ivi 1905; Settenari e sonetti, Ancona [...] 1910; Odi, Modena 1910) son quelle di un puro postcarducciano; anche le novelle di questo periodo (Socrate moderno, Torino 1908) non differiscono molto da quelle, ad es., dell'Albertazzi. E come ogni buon ...
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Filologo classico (Amburgo 1845 - Heidelberg 1898); prof. alle univ. di Kiel, Jena, Tubinga, Lipsia, Heidelberg. Fu amico di F. Nietzsche, di cui apprezzò e difese le teorie sulle origini della tragedia. [...] La sua opera Der griechische Roman (1876), che attribuiva alla seconda sofistica (sec. 2º d. C.) l'origine del romanzo greco, per quanto superata dalla scoperta (1893) dei frammenti del Romanzo di Nino ...
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Attore (n. Bologna 1737 circa - m. dopo 1802); figlio d'arte, fu (1767) primo innamorato con A. Sacco. Con la sua voce sonora e la sua autorevole presenza scenica, trionfò nella tragedia, nella quale osservava [...] (precorrendo la riforma di F. J. Talma) la più scrupolosa fedeltà storica dei costumi. Eccellente musico e ballerino, interpretò con vivo successo le commedie dell'epoca ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...