Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sfuggirono ai suoi raffinati successori, che lo condannano come un retore.
Nel teatro il quadro è ancora più mediocre. Dalle tragedie storiche primo-romantiche alla Pellico si passa ai drammi storici di P. Cossa, alle commedie di P. Ferrari, a quelle ...
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Attore (Verona 1766 circa - Napoli 1851); primo attore tragico, intelligente e studioso, ma dalla dizione un po' confusa, fu ottimo interprete metastasiano e della tragedia, raccogliendo degnamente l'eredità [...] di S. Fabbrichesi ...
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Attore (Parigi 1734 - ivi 1802); dapprima in provincia, passò poi alla Comédie-Française (1761) e si affermò tanto nella commedia (Misanthrope, Turcaret) quanto nella tragedia. Fu il primo interprete francese [...] di Amleto e di Romeo e Giulietta ...
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Scrittore polacco (Radomsko 1921 - Breslavia 2014). Seppe esprimere, nelle liriche raccolte in Niepokój ("Inquietudine", 1947) e Czerwona rękawiczka ("Il guanto rosso", 1948), la tragedia degli anni dell'occupazione [...] in forme che hanno largamente influenzato la poesia del dopoguerra. Si è poi via via liberato dall'angosciosa esperienza della sua generazione (Pięć poematów "Cinque poemi", 1950; Wiersze i obrazy "Versi ...
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Poeta (m. 1530); visse alle corti di Monferrato, Milano, Mantova. Scrisse rime per Isabella d'Este-Gonzaga, la Comedia de Timon greco (1497), una tragedia, Sofonisba (1502). Lasciò anche una cronaca del [...] Monferrato in ottave, e un'altra in prosa ...
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Vicenda piena di rischi, avventura pericolosa dalla quale si è usciti con difficoltà.
La parola fu usata da Aristotele nella Poetica per indicare, nella tragedia greca, il mutamento della situazione da [...] uno stato allo stato contrario. La voce fu ripresa, poi, dai trattatisti del Cinquecento ...
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Il riconoscimento di uno o più personaggi che scoprono la loro identità fin allora sconosciuta. Nel teatro greco classico, è uno degli elementi della tragedia e della commedia nuova (gr. ἁναγνώρισις), [...] ripreso nelle forme drammatiche d’imitazione classica d’età romana e moderna ...
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Erudito (Arona 1751 - Milano 1810). Prof. di lingue orientali nell'univ. di Pavia; direttore della Bibl. Ambrosiana. Lasciò lezioni di Eloquenza sacra (1793); una tragedia, Iefte, con note illustrative; [...] inni latini, uno scritto antigiansenista, La lega della moderna teologia con la filosofia. Fu anche pittore e scrisse un Discorso sulle arti del disegno (1798) ...
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Nome con cui erano designate le baccanti tracie e lidie, forse dalle vesti che portavano. Da esse prendeva nome una tragedia di Eschilo, ora perduta, che aveva per argomento il mito della morte di Orfeo. ...
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Scrittore francese (n. Jametz, Mosa, 1584 - m. dopo il 1635); combatté agli ordini di Turenne, e morì in seguito a ferite riportate in battaglia. Pubblicò (1608) una tragedia, Tyr et Sidon, sotto lo pseudonimo-anagramma [...] Daniel d'Anchères; la tragedia divenne poi tragicommedia nella seconda edizione (1628) con una préface di François Ogier che anticipa di due secoli le idee romantiche sul teatro. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...