Nome d'arte dell'attrice francese Elisabeth Félix (Mumpf, Argovia, 1821 - Le Cannet 1858). Di poverissima famiglia israelita, si rivelò nella tragedia classica alla Comédie-Française (1838). Volubile, [...] provvista di grande cultura ma capace di lungo studio e approfondimento dei suoi personaggi, dotata di una gestualità intensa e di una voce bellissima, la R. fu interprete delle tragedie di Racine e Corneille e delle sue eroine fiere e appassionate. ...
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Letterato e giurista (Morrovalle 1668 - Padova 1734). Insegnò diritto a Macerata, e dal 1710 greco e latino a Padova. Lasciò poesie, una tragedia (Ulisse il giovane, 1720), una commedia (La Sanese, 1734), [...] epistole e orazioni latine ...
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Poeta tragico e ditirambico greco contemporaneo di Agatone (fine 5º - inizî 4º sec. a. C.), di cui è citata da Aristotele una tragedia (Κύπριοι); sono conservati di D. alcuni frammenti presso Stobeo. ...
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Patriota, uomo politico e autore drammatico, nato a Roma verso il 1815, morto nel 1878. Datosi alla tragedia alfieriana e niccoliniana d'intento civile e patriottico, scrisse una mediocre Vannina corsa, [...] Dall'VIII alla IX legislatura fu mandato alla Camera dal collegio di Tolentino. Oltre le citate, il C. scrisse le tragedie Oddo de' Feltreschi, Elisabetta d'Inghilterra, ecc., un libretto d'opera per Giovanni Pacini, Il Saltimbanco (Palermo 1859), e ...
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OSIDIO Geta (Hosidius Geta)
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Tertulliano (De praescr. haer., 39) ricorda un O. G. come autore d'una tragedia Medea, tutta composta di emistichî e versi virgiliani. Un [...] centone virgiliano sotto questo titolo ci è pervenuto nell'Antologia Latina, e nulla vieta di attribuirlo appunto a O. G.
Si tiatta di 461 versi distribuìti tra Medea, Giasone, la nutrice, il coro, ecc. ...
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Nato a Isola d'Istria il 4 aprile 1797, esordì nelle lettere con una tragedia, Francesca da Rimini, e con una canzone in morte di Carlotta Taffoni (Venezia 1820). "Cupo, misantropo, paturnioso", come ce [...] lo descrive un suo biografo, dovette presto lasciare la magistratura in cui era entrato e prese a sfogare in aspri epigrammi la stizza contro i suoi numerosi nemici. Ristampò a Venezia nel 1826 un saggio ...
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Voltaire, Francois-Marie Arouet, detto
F.M.A. Voltaire
1694
Nasce a Parigi
1718
Va in scena con grande successo la tragedia Edipo
1723
Viene pubblicata, in forma semiclandestina, La ligue, ou Henri [...] le Grand
1727
Arrestato, è poi costretto a lasciare la Francia.
1727-29
Soggiorna in Inghilterra
1734
Cominciano a circolare le Lettere filosofiche
1738
Pubblica gli Élémens de la philosophie de Neuton ...
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Autore drammatico francese (Rouen 1625 - Les Andelys 1709), fratello di Pierre e di Antoine. Esordì con commedie d'imitazione spagnola, poi si volse alla tragedia: Timocrate (1656); Bérénice (1657); Stilicon [...] e scrisse per la musica di Lulli l'opera Bellérophon (1679). In Le comte d'Essex (1678) cercò di dare alla tragedia l'intreccio e il linguaggio del romanzo eroico e galante. Fu redattore del Mercure galant; nel 1685 succedette al fratello Pierre nell ...
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Titolo di uno dei più antichi documenti letterari latini (3° sec. a.C.), di cui restano scarsi frammenti in senari giambici: probabilmente una tragedia di imitazione sofoclea. ...
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Famiglia della nobiltà polacco-lituana, i cui maggiori esponenti si distinsero soprattutto nel sec. 19º. Jan Borejko (1777-1851) scrisse racconti, una tragedia, fece traduzioni; Aleksander Borejko (1804-1891), [...] suo figlio, dopo un soggiorno in Persia come console russo, si dedicò a studî di lingua e letteratura persiana; a Parigi dal 1842, appartenne al circolo di Towiański; dal 1857 al 1883 prof. di letteratura ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...