Drammaturgo, poeta lirico e didascalico (Ansbach 1731 - Norimberga 1758), autore fra l'altro di una tragedia, Kodrus (1757), che ebbe successo dopo la sua morte e di un dramma incompiuto Olint und Sophronia, [...] tratto dal Tasso. Pubblicò la rivista Der Freund (1754-56) e fu uno dei primi in Germania a intuire la ricchezza poetica del teatro spagnolo ...
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Nella retorica classica, applicato ai generi letterari, l’insieme di passionalità, concitazione, grandezza proprio della tragedia (di cui rappresenta, secondo Aristotele, uno dei nuclei essenziali), contrapposto [...] all’ethos, carattere più tenue proprio della commedia.
Nell’uso moderno, è la capacità che un’opera d’arte, anche musicale o figurativa (o un’espressione, un momento dell’opera), ha di suscitare intensa ...
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Opera lirica (1844) di G. Verdi, su libretto di F. M. Piave (1810-1876), tratto dalla tragedia Hernani (1830) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885). ...
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Critico e letterato (Tolone 1788 - Hyères 1842); nel 1820 pubblicò sul Lycée français una critica della tragedia manzoniana il Conte di Carmagnola che provocò la Lettre à Monsieur C.*** sur l'unité de [...] temps et de lieu dans la tragédie, del Manzoni. ...
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Poeta greco (sec. 4º-3º a. C.), forse di Siracusa (siracusano lo dice in un epitafio la poetessa Nosside di Locri), ma vissuto a Taranto; ritenuto creatore della ilarotragedia, che i grammatici latini [...] di Epicarmo, R. non muove direttamente dal mito, ma dalla forma letteraria che il mito aveva assunto nella tragedia, specialmente euripidea. Abbiamo nove titoli delle 38 ilarotragedie a lui attribuite, fra cui un Anfitrione, che potrebbe essere ...
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Drammaturgo spagnolo (m. Valencia 1566); scarsissime sono le notizie sulla sua vita. Restano di lui la tragedia Serafina e le commedie Tholomea e La duquesa de la Rosa; il soggetto di quest'ultima, il [...] cui intreccio si ritrova nella Patraña 7a di J. de Timoneda, deriva da una novella di Bandello. Le sue opere furono stampate nel 1566 da Timoneda ...
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Autore drammatico francese (Parigi 1771 - ivi 1840). Tentò di rinnovare lo spirito e le formule della tragedia, attingendo anche ai canoni dell'arte romantica. Oltre ai drammi Agamemnon (1797), Pinto (1800), [...] La démence de Charles VI (1814), Charlemagne (1816), Clovis (1830), scrisse una commedia satirica, Le Tartufe révolutionnaire (1795), e una commedia di imitazione shakespeariana, Christophe Colomb (1809). ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] Abra, e i capitani di Oloferne, tra i quali ha giusto rilievo Arimaspe, il solo che sembra avere come una intuizione della tragedia imminente, tanto che vorrebbe l'immediato assalto a Betulia; ma poi cede anche lui al fascino di Iudit. E su tutto e ...
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Scrittore (Berlino 1800 - Monaco 1833), fratello di Wilhelm e del musicista Jakob B. (Meyerbeer), esordì giovanissimo con la tragedia Klytämnestra (1819). Seguì l'atto unico Paria (1826), ispirato a sensi [...] di liberale tolleranza e umanitarî, come il dramma Struensee (1829), musicato dal fratello. Meno felice è la tragedia d'argomento moderno Schwert und Hand (1831). ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...