BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] di studi elevetico, a lui congeniale per la sua tradizione cattolica illuminata (vi spiccava allora tra gli insegnanti la al metodo della "geografia linguistica" e risente dell'influsso diretto dei Gilliéron, con il quale, dopo i primi contatti ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] sue basi materiali sono state spazzate via.
L’Italia ha una tradizione letteraria illustre inarrivabile, che si riassume in volgare nei nomi di Concilio di Trento (1545-1563) ha effetti diretti sulla storia linguistica perché, vietando la traduzione ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] Alberti (1797-1805), che segna un vero stacco dalla tradizione cruscante. La sua apertura ai diversi settori e livelli livello medio e uno stile comunicativo che privilegia la costruzione diretta della frase, la poesia va invece in direzione opposta, ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] il processo di traduzione dei testi ufficiali o la loro diretta stesura in volgare.
I primi statuti in volgare giunti fino grammatica e di formule potevano assicurare la continuità d’una tradizione pur nel trapasso da una lingua all’altra» (Fiorelli ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] modo piacevole per evitare certe difficoltà e raggiungere più direttamente l’animo degli uditori meno colti.
Il grande Di Cesare, Donatella (a cura di) (1989), Lingua tradizione rivelazione. Le Chiese e la comunicazione sociale, Casale Monferrato, ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] Pecci, Leone XIII. E alla sua terra, alle sue tradizioni preromane (la "archeologia analfabeta" spregiata da Mommsen) e romanze gennaio-maggio del 1899 nel corso degli scavi del Foro Romano diretti da G. Boni viene riportato in luce il lapis niger e ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] ’infinito si rapporti al nome reggente come il complemento diretto al verbo corrispondente: il desiderio di non tornare («
Calvino, Italo (1993a), Fiabe italiane. Raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] Anche ➔ Giovanni Boccaccio, già nell’Epistola napoletana (diretta a Franceschino de’ Bardi attorno al 1339 e espansione del toscano e il prestigio conseguito dalla nuova tradizione letteraria eliminano ogni reale concorrenza dei due volgari d’ ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] e alla pagina dell’edizione nazionale delle Opere di Galileo, diretta da A. Favaro).
Nel Cinquecento e Seicento, il latino lettera al dialogo, un genere letterario di nobile tradizione greco-latina, umanistica e rinascimentale. Gli basterà trovare ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] aree d’Europa (meridionali, centrali, orientali e di tradizione religiosa non protestante) gli studi erano pochi. Nel , anche se le fonti non sono universali, standard e dirette. Nel Regno di Napoli le revele del catasto onciario (dichiarazioni ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...
tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri sacri (v. traditore, in etim.), poi con...