La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] una canalizzazione permetteva, sotto la diga di Lizza, il rifornimento diretto delle barche venute a prendere l'acqua in cambio del pagamento impersona l'ultima espressione di una ricca tradizione storiografica quando descrive la deviazione del ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] fine della Repubblica, Torino 1992 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII, 2), pp. 119 , Venice, Austria and the Turks, p. 434.
225. R. Sabbadini, L'acquisto della tradizione, p. 23.
226. K. M. Setton, Venice, Austria and the Turks, p. 440 ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] di quel che si pensa di lumi e riforme. Direttamente proporzionale il medioevo vagheggiato di Ortes all'illuminismo da lui i suoi spunti e i suoi stimoli, al di fuori della tradizione toscana di cui il Gozzi granellesco s'era pur fatto paladino, ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] tra l'altro continuò ad essere rispettata la direttiva che voleva che "a Vienna non si parli e la fine del patriarcato, p. 44.
177. Cf. Luisa Cozzi, La tradizione settecentesca dei "Pensieri" sarpiani, "Studi Veneziani", 13, 1971, pp. 402-414 ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] in prima persona una città di lunga se non solida tradizione comunale e un distretto di una certa consistenza.
Va fine di novembre però la popolazione, esausta, si accordò direttamente con il governo veneziano, che fu bene attento a distinguere ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria", vale del partito doveva passare attraverso il recupero della tradizione ottocentesca (a partire da Cavallotti e da Mazzini ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] In primo luogo noteremo che la connessione organica con la tradizione di matrice romana e specificamente con l'evoluzione che questa e di volere, o in sua mancanza, al nipote diretto e unico di esso paterfamilias, privo di altri discendenti. ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] ad almeno 1.600.000 ducati che Venezia ricavava dalla vendita diretta dei suoi prodotti. Era Firenze infine, che con i suoi nel mantenere in vita, all'interno della città, una tradizione operaia, la quale al contrario non si sarebbe potuta salvare ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] e neoplatonica del termine, ma anche nel senso più direttamente sperimentale", pur se talora circonfuso da un alone magico ); e secondo ogni verosimiglianza fu proprio la forza della tradizione a determinare l'adozione di tale scelta da parte di ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] . Dal 1517 alla fine della Repubblica, Torino 1992 [Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII/2], p. 647).
54. P. Del Negro -17-18 maggio 1991, Rapallo 1996, pp. 93-97; L. Morassi, Tradizione, p. 17; G. Gullino, Le dottrine, p. 382; Piero Del ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...
tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri sacri (v. traditore, in etim.), poi con...