CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] 131); nelle regioni iberiche ai temi consueti si aggiunsero elementi di tradizione araba: a Santa María de Oseira il plinto di una colonna Donkin, 1978). Walter Map era d'altronde testimone diretto di questi fatti; nei documenti inglesi, già a ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] , come il De re metallica (1556) di G. Agricola e Le diverse e artificiose macchine (1558) di A. Ramelli. Direttamente nella tradizione figurativa dei ‛teatri delle macchine' e dei manuali tecnici dobbiamo situare anche i dodici volumi del Recueil de ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] proprio da questa terzina può aver preso le mosse la tradizione che dalla fine del Trecento vuole G. allievo nella a quello di G., anche nell'ambito di contesti speculativi non direttamente inerenti le arti figurative (Baxandall, 1971; trad. it., p. ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] quattro evangelisti non sono più gli scranni lignei di tradizione bizantina, che D. aveva ereditato da Cimabue, ma che riuscì a collocare le proprie opere perfino in Firenze. Un legame diretto con D., anche a carattere familiare, fu quello di Segna di ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] classico trascritto in forme gotiche e rielaborato sull'osservazione diretta di un malato in condizioni di mendicità, ivi compreso gotica europea (Gross, 1948) - poggia su una tradizione critica risalente a Vasari, suffragata da prove stilistiche di ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] corte dell'imperatore Federico II, benché non sia possibile cogliere diretti punti di contatto con la scultura pugliese della prima metà è l'unico. Se va ridimensionato il riferimento alla tradizione plastica toscana del tardo sec. 12° e del primo ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] del tempo (e a cui il L. non prese direttamente parte).
Le pagine occasionali dedicate a Gregorio Sciltian (1925 con incarichi ufficiali e orientò le scelte nel solco della tradizione figurativa che va da Gustave Courbet all'impressionismo, fino ai ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] devozionale e concettuale che si ricollega con una certa riflessione alla tradizione del Duecento" (Perrig, 1986).
Nel 1343 A. lavorò agli anni 1361-1363. L'affresco nacque dunque in diretta concorrenza con quello di Taddeo Gaddi nel refettorio di ...
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Piero della Francesca
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore dell’armonia ideale
Piero della Francesca, vissuto nel 15° secolo, con la sua pittura limpida e rigorosa rivela una conoscenza profonda – espressa [...] Borgo inginocchiati attorno a lei. Secondo la tradizione medievale, la Vergine è raffigurata in dimensioni un ruolo fondamentale nelle opere di Piero: non ha una fonte diretta, non incide su punti particolari, è qualcosa di astratto, mentale, ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Firenze 1987; A. Benvenuti Papi, San Zanobi: memoria episcopale, tradizioni civiche e dignità familiari, in id., Pastori di popolo. Storie si sono conservati alcuni pezzi in notevole misura di diretta esecuzione di Arnolfo di Cambio (v.): la Vergine ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...
tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri sacri (v. traditore, in etim.), poi con...