ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] denunziò subito la lega dei neutri e fece pace con l'Inghilterra (1801). Poco dopo, si accordò anche con la Francia, tradendo le speranze che Carlo Emanuele IV aveva sino allora nutrite di far ritorno a Torino con l'appoggio diplomatico della Russia ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] ed è improprio interpretarne le origini alla luce di quel che venne dopo, erroneamente presentato come lo sviluppo di princìpi traditi, quando in realtà si era trattato non di un’evoluzione ma di una trasformazione, talora anche radicale, di princìpi ...
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DELLA VIGNA (de Vinea; la forma de Vineis o Delle Vigne non è attestata nelle fonti coeve), Pietro
Hans Martin Schaller
L'anno di nascita del D. non è noto; probabilmente è anteriore al 1200, poiché [...] il suo bastone in un serpente e con quel bastone separò il Mar Rosso salvando Israele. Come gli apostoli il D. ha tradito il suo signore e trasformato il bastone della giustizia in un serpente per avidità di denaro, per cui egli - in contrapposizione ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] University Microfilms Int., Ann Arbor, MI, 1979; A. Dunning, P.A. Locatelli. Der Virtuose und seine Welt, I-II, Buren 1981 (trad. ital., Torino 1983); A. Cantù, I tre Locatelli e Paganini, in Nuova Riv. musicale italiana, XXII (1988), 2, pp. 221-230 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il melodramma apre il Settecento con una forma ancora unificata, dalla quale però si [...]
Che risolvo? che fo? Partir? sarebbe
crudeltà, tirannia. Restar? che giova?
Forse ad esserle sposo? E ’l re ingannato,
e l’amico tradito, e la mia fede.
E l’onor mio lo soffrirebbe? Almeno
partiamo più tardi. Ah che sarem di nuovo
quest’orrido passo ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] in scena, in particolare, Andromeda di Le Picq, La festa del villaggio di V. Martin y Soler, Il nuovo Werther, Gli amanti traditi, La festa dell'amore di P. Chevalier.
L'attività del G. si estese anche a Mosca dove mise in scena spettacoli nei teatri ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] e l'Oriente, in Studi veneziani, n.s., VIII [1966], pp. 45 s.). Stando al racconto di Anna Comnena, nella città adriatica G. tradì i suoi patroni e si rifugiò a Roma dove trascorse un breve periodo. Di lì a poco ritornò a Bisanzio, fece ammenda e fu ...
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MARZAGAIA
Rino Avesani
– Figlio del notaio Careto di Ultramarino da Lavagno (vicino a Verona), nacque verosimilmente a Verona non molto prima del 1350.
Marzagaia (nelle diverse varianti: Mazzagaggia, [...] può credere che quando, nella notte tra 17 e 18 ott. 1387, con l’apporto di alcuni veronesi ostili allo Scaligero e il tradimento di altri, Verona cadde in mano di Gian Galeazzo Visconti, M. fosse con il suo signore in Castelvecchio e sia stato con ...
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UBALDINI, Ruggieri
Mauro Ronzani
Figlio di Ubaldino (III) della Pila, del ramo famigliare detto di Montaccianico, nacque, forse in uno di questi castelli posti fra Firenze e Bologna, prima della fine [...] senese di storia patria, LXXIII-LXXV (1966-1968), pp. 104-108; A. Hessel, Storia della città di Bologna dal 1116 al 1280, trad. it. a cura di G. Fasoli, Bologna 1975, p. 212; L. Paolini, L’evoluzione di una funzione ecclesiastica: l’arcidiacono e lo ...
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Giustiziere, prosopografia
SSerena Morelli
Una prosopografia di un gruppo di ufficiali prevede la loro appartenenza a un settore dell'amministrazione ben strutturato e almeno una campionatura che offra [...] a sua volta un alto dignitario di corte, ma cadde purtroppo in disgrazia presso Carlo II che lo sospettò di tradimento.
Anche Riccardo di Fasanella, giustiziere in Principato, la provincia dalla quale proveniva e dove aveva beni feudali, appartenne a ...
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tradere
tràdere v. tr. [dal lat. tradĕre, comp. di tra(ns)-, che indica passaggio, trasmissione, e dare «dare»]. – Latinismo usato dai filologi e anche da storici delle tradizioni (popolari, religiose, ecc.), nel sign. di «tramandare, trasmettere»,...
tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà: commettere un t.,...