metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] , per distinguerle da quelle scientifiche, come assume il neopositivismo logico (cfr. in partic. Schlick, Die Naturwissenschaften, 19, 1931), sulla scorta del Tractatuslogico-philosophicus di Wittgenstein; le leggi di natura non sono infatti ...
Leggi Tutto
È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] – dell’Io è ravvisabile in esiti anche molto diversi della riflessione filosofica: in partic. nelle proposizioni del Tractatuslogico-philosophicus (➔) (1921) di Wittgenstein (5.63: «Io sono il mio mondo»; 5.632: «Il soggetto non appartiene al ...
Leggi Tutto
volonta
volontà
La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche [...] fondamentale dello sviluppo dell’idea e della verità (trovando posto nella Logica), mentre la v. libera, in quanto prima forma dello spirito parlarsi. E la v. quale fenomeno interessa solo la psicologia» (Tractatuslogico-philosophicus, 6.423). ...
Leggi Tutto
Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] Russell, A.N. Whitehead e, in seguito, dalla scuola logica polacca. Tale connubio tra positivismo e logica era reso possibile dalle tesi esposte da L. Wittgenstein nel Tractatuslogico-philosophicus (1922), una delle opere da cui il Circolo di Vienna ...
Leggi Tutto
significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] P.L.M. de Maupertuis. Particolarmente importante è poi il System of logic (1843) di J.S. Mill, il quale rilevava che la concezione denotazionista di dati sensoriali. L. Wittgenstein, nel Tractatuslogico-philosophicus (1922), oltre a sostenere che il ...
Leggi Tutto
verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] , sarà riproposta, nella filosofia contemporanea, da B. Russell e L. Wittgenstein. Nel Tractatuslogico-philosophicus quest’ultimo elabora addirittura una teoria «raffigurativa» del linguaggio, per cui la v. diventa una relazione di corrispondenza ...
Leggi Tutto
necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] la n. è stata considerata soprattutto dal punto di vista logico-linguistico. In L.J. Wittgenstein (Tractatuslogico-philosophicus) la nozione di n. logica coincide con quella di verità logica, la quale ultima viene spiegata in termini di tautologia ...
Leggi Tutto
In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] sua formulazione esplicita è dovuta ai filosofi del Circolo di Vienna che l’attribuirono a L. Wittgenstein. Nel Tractatuslogico-philosophicus il p. di verificazione non compare esplicitamente: la formulazione che più gli si avvicina si trova là dove ...
Leggi Tutto
solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] e quindi di una forma di universalità. Nel pensiero contemporaneo il problema è riproposto da L. Wittgenstein, che nel Tractatuslogico-philosophicus sostiene un s. di tipo linguistico per il quale ‘i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mondo ...
Leggi Tutto
Narratore, poeta e saggista nederlandese (Amsterdam 1921 - Utrecht 1995). Ancor più che nella poesia, è nel romanzo, esemplato sulla migliore tradizione naturalistica (ma con influenze di Kafka e Camus), [...] 1964), stroncature di fame consolidate, e inoltre i saggi su Wittgenstein, di cui tradusse in nederlandese il Tractatuslogico-philosophicus (1975). Tra i suoi ultimi libri di narrativa, sempre tesi a illustrare l'impossibile conoscenza della realtà ...
Leggi Tutto
forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...