Poeta latino (sec. 3º-2º a. C.) di palliate; ricordato da Varrone prima di Attilio e di Cecilio Stazio per l'abilità nel rendere il pathos; e Volcacio Sedigito gli dà nel suo canone l'8º posto, fra Turpilio e Luscio Lanuvino. Si hanno solo due frammenti, conservati da Cicerone ...
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VOLCACIO Sedigito (Volcacius Sedigĭtus)
Cesare GIARRATANO
Fiorì tra la fine del sec. II e il principio del I a. C., poiché, come si desume da Svetonio (Vita Terentii, p. 33 R), era più vecchio di Cicerone [...] merito i dieci poeti più insigni della palliata. L'ordine è questo: Stazio Cecilio, Plauto, Nevio, Licinio, Atilio, Terenzio, Turpilio, Trabea, Luscio, Ennio. Si hanno ancora tre senarî sulla morte di Terenzio e uno sull'Hecyra di questo stesso poeta ...
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trabea
tràbea s. f. [dal lat. trabea, forse der. di trabs trabis (v. trave), che pare indicasse anche, per traslato, le strisce della toga]. – Varietà di toga degli antichi Romani, indossata dai consoli, da varî sacerdoti e dai cavalieri in...
trabeato1
trabeato1 agg. [dal lat. trabeatus, der. di trabea «trabea»]. – Vestito con la trabea. Il termine è usato quasi soltanto nell’espressione commedia t. (lat. fabula trabeata), o anche semplicem. trabeata s. f., la commedia togata di...