Nel film Totò, Peppino e... la dolce vita del 1961, Totò dice a Peppino che i fotografi si chiamano “paparazzi”, ma l’altro intende materazzi. La parola gli è nuova e sconosciuta, e la interpreta attraverso [...] e altri ambienti della pellicola del regista riminese. Che Totò abbia coniato, proprio in quella occasione paparazzare, è appartenenti alla famiglia Steiner e una figura trascurabile come Totò Scalise. Adriano Celentano è indicato come “il cantante”, ...
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Chi non ricorda, soprattutto tra i meno giovani, la scena del film del 1956 Totò, Peppino e la… malafemmina in cui i due zii scrivono un’esilarante lettera da inviare alla ballerina – che, secondo loro, [...] , dove i segnali di un certo analfabetismo di ritorno sono evidenti. Non ci sono alternative. Punto. Anzi, tanto per dimostrare a Totò e Peppino che non siamo tirati: «Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola». Abbondandis in abbondandum ...
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Francesco CrifòIl nostro latino quotidianoFranco Cesati, Firenze, 2024 Sull’«Europeo» del 14 ottobre 1962 uscì un articolo, a firma di Achille Campanile, dal titolo Apertis verbis, ore rotundo, urbi et [...] di cui si riporta qui un breve stralcio sufficiente a rendere conto del tono e del senso:Pollice verso al latino? Sottoscrivo toto corde. Te Deum laudamus! Era tempo. Un requiem aeternam, e pax. Requiescat in pace. Del resto, non esisteva ab aeterno ...
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Giorgio BassaniPavanaa cura di Angela SicilianoRoma, Officina Libraria, 2024 Dottoressa di ricerca in Studi Italianistici dell’Università di Pisa e dell’Université Grenoble-Alpes, lettrice d’italiano [...] », «guarda in faccia la realtà un attimo prima che la bufera degli eventi lo investa violentemente».Notazioni da sottoscrivere in toto come, d’altronde, tutti i criterî che presiedono all’edizione critica.Malgrado la massiccia presenza di alcuni temi ...
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Davide GrittaniIl greggeViterbo, Alter Ego, 2024 Il problema della vita è che accade. Poco ci si può fare, niente proprio: l’affastellarsi di «lunedì, martedì e mercoledì e aprile, maggio e giugno» che [...] l’autoctono che ascolta le urla del protagonista al «Vota Migliore» che il malcapitato sterrazza in un misto tra rivisitazioni di Totò e svuotamento del sé. Le vicende si dipanano esattamente come devono e, se dobbiamo essere sinceri, pure poco ci ...
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Accanto agli aggettivi etnici/etnonimi “contemporanei”, ci sono i casi di etnici che propongono le denominazione antiche dei vari Comuni; gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni dal nome prearabico della città, Nisa. La forma del nome che contraddistingue gli abitanti può essere in questo caso completamente diversa, se il toponimo è cambiato del tutto; si veda il caso dell’antica Eporedia, ...
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I nomi di famiglia passano spesso da una categoria all’altra di nome proprio. Ecco sette domande e risposte che ci aiutano a capire come e dove. Quali sono i cognomi italiani più frequenti nelle insegne stradali?Sono ovviamente quelli dei personaggi della storia più volte commemorati nelle intitolazioni di vie, viali, piazze, larghi ecc. Il più frequente è Garibaldi, 2º odonimo per frequenza in Italia ...
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Tra i cognomi d’invenzione come suol dirsi “a tavolino”, il gruppo più consitente e significativo è certamente rappresentato dai cognomi imposti a trovatelli (e figli spuri di non accertata paternità) da ufficiali dello stato civile, parroci e altre autorità civili o religiose preposte. Ma non si pensi che tutto si riduca agli Esposito e ai Proietti o che si tratti di una manciata di nomi di famiglia. ...
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Mariano BàinoDi bistorte lune. RaccontiniPostfazione di Chiara PortesineGiulianova (TE), Galaad Edizioni, 2023 Tra i fondatori, nei primi anni Novanta del Novecento, dell’ormai leggendaria rivista «Baldus» [...] lemure anacolutico, associazionista e capricciosamente metaforico che sbadiglia sul retro della grammatiche.Referto da accogliersi in toto. Come, infatti, notammo nella nostra recensione del “romanzo” Il cielo per Roma, apparsa recentemente in questa ...
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Pasquale StoppelliFilologia della letteratura italianaRoma, Carocci, 2024 Non un comparto della filologia della letteratura italiana che non sia illustrato con una larghezza di dettagli ed esemplificazioni [...] valore, bensì una «perenne approssimazione al valore». Quanto agli studî filologici, Stoppelli afferma – referto da sottoscrivere in toto – che il Domese vi introduceun punto di vista che va oltre il problema della ricostruzione dell’originale, con ...
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toto-
tòto- [der. di toto(calcio)]. – Primo elemento di parole composte, spec. del linguaggio giornalistico, nelle quali ha il sign. di «previsione, pronostico»: totoelezioni, totonomine (v. totocalcio).
toto
tòto agg. [dal lat. totus: v. tutto], ant. – Latinismo adoperato due volte in rima da Dante (e sul suo esempio sporadicamente da altri poeti più tardi), con il sign. di tutto, intero, nella sua interezza o nella sua totalità: quelli aspetti...
Nome d'arte dell'attore Antonio De Curtis (Napoli 1898 - Roma 1967). Esordì nel caffè-concerto imitando la "marionetta" creata da G. De Marco, per passare poi (1926) nelle compagnie di operette Maresca, che cominciavano a rappresentare riviste,...
toto
Luigi Blasucci
Latinismo presente due volte nel Paradiso, entrambe in rima ed entrambe in passi di dottrina teologica. Per determinare un'entità nella sua interezza: XX 132 quelli aspetti / che la prima cagion non veggion tota (ossia...