Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] di Stalin, fatto oggetto di un culto sfrenato, secondo un processo che conferiva al sistema di potere un carattere totalitario-cesaristico. Dopo le drammatiche lotte per il potere all'interno del gruppo dirigente sovietico, il culto del vincitore da ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] di ogni aspetto della vita sociale. Per questa via l’Unione Sovietica diventò il primo Stato «totalitario» e il totalitarismo una caratteristica comune degli Stati comunisti.
La contrapposizione tra il mondo comunista e quello capitalistico è ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] , e sarà costretto ad essere libero». Queste formule, generalmente mal interpretate, nutrirono l’estremismo dei giacobini durante la Rivoluzione francese, e hanno procurato a Rousseau l’accusa di essere un precursore del totalitarismo del 20° secolo. ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] della ‘società aperta’, perché esalta la tendenza alla burocratizzazione e al collettivismo che sono i prodromi del totalitarismo, vizio congenito e inestirpabile di qualsiasi ‘illusione’ socialista.
D’altra parte, quando, a partire dalla crisi ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] 1942; v. Needham, 1946; v. Parsons, 1951; v. Barber, 1952), ritenendo sostanzialmente incompatibile l'autoritarismo e il totalitarismo con lo sviluppo della scienza. Ma in realtà, nella Francia assolutista del Settecento fu perseguito con successo un ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] solo in anni ancor più recenti, costituendo punti cardine del dibattito internazionale sulla natura del fenomeno fascista e sul totalitarismo.
Da vero liberale, già dal 1921 per il D. tra fascismo e comunismo, tra "dittatura rossa e dittatura nera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] rispetto alla forma della chiesa apostolica. Per essa coniò il termine di totato, prima formulazione del moderno termine totalitarismo, a indicare l’inaudita pretesa di un dominio illimitato avanzata dal papato medievale.
Gli studiosi si sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] solo un nudo dato di fatto: il fallimento del «socialismo» in Urss e la sua degenerazione, avvenuta da gran tempo, in un totalitarismo assai più spietato di quello fascista (p. 73).
Questo approdo di Colletti ha una grande influenza e dà un decisivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] . Per questo motivo Capitini contesta decisamente l’assolutizzazione della politica – che è la premessa di ogni totalitarismo – in favore di un’interpretazione del liberalsocialismo come un «orientamento della coscienza» e una «speranza sempre ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] cinque ‛proposizioni paratattiche':
‟1. Il postmodernismo dipende dalla violenta ‛transumanizzazione' della terra, in cui terrore e totalitarismo, frazioni e insiemi, povertà e potere, si richiamano a vicenda. La fine potrebbe essere un cataclisma e ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...