BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] dell'azione riformatrice e il punto dì partenza per un'azione a più ampio raggio. L'assemblea degli arcivescovi e dei vescovi della Toscana che si tenne a Firenze tra il 23 aprile e il 5 giugno del 1787 rivelò l'infondatezza di queste speranze e i ...
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ALDOBRANDINI, Iacopo
Luigi Firpo
Nacque a Firenze nel 1535 da Francesco (1508-1586) e da Clarice Ardinghelli, da quel ramo di Brunetto Aldobrandini, che, alla caduta della Repubblica, aveva preferito [...] 1551 un beneficio analogo nella metropolitana; fu poi pievano di S. Pietro in Bossolo, uditore della nunziatura in Toscana, vicenunzio apostolico, e, finalmente, dopo il 1585, trasferitosi a Roma, divenne referendario delle Segnature. Il 3 dic. 1589 ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] .
La scelta del nuovo capo del regime fiorentino cadde sul nipote Lorenzo, che il 10 ag. 1513 si trasferì nella città toscana munito di un'"instructione", in cui L. X gli prescrisse l'esercizio di una signoria personale dai modi temperati (edita a ...
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BERNARDO di Languissel
Daniel Waley
Nacque probabilmente intorno al 1230 0 poco prima. La sua famiglia era titolare del feudo di Languissel presso Nîmes, dove un suo zio era rettore della cattedrale [...] Romagna entrò in disputa con i conti Guidi per il possesso di Modigliana. Ricevette inoltre numerosi e diversi incarichi in Toscana, Lombardia e Veneto; fu lui a porre l'interdetto su Venezia per l'opposizione della Repubblica al reclutamento di suoi ...
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CARLO da Motrone (al secolo Giusto Grotta)
Stanislao da Campagnola
Nato il 4 febbr. 1690 a Motrone (Lucca) da Mariano e da Domenica Guidi, frequentò dapprima la scuola o il gymnasium dello zio don Pellegrino [...] , il C. passò così, con un gruppo di collaboratori, attraverso gran parte dei paesi del Lazio e in non pochi della Toscana, dell'Umbria, del Regno di Napoli, tenendo missioni popolari, favorito dalla stima e dall'amicizia di cardinali e di vescovi ...
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COSTAGUTI, Roberto Ranieri
Marta Pieroni Francini
Nato a Livorno da Mattia e Rosa Nocetti il 15 giugno 1732, compì i primi studi a Pisa presso i barnabiti e a sedici anni divenne novizio dei servi di [...] 1840, p. 179; F. Pera, Ricordi e biogr. livornesi, Livorno 1867, pp. 253-259; C. Cantù, La Repubblica e il Regno d'Italia e la Toscana, in Arch. storico ital., s. 4, XIV (1884), p. 174; A. Mifsud, L'espulsione dei gesuiti da Malta nel 1768 e le loro ...
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GIOVANNINI, Baccio
Stefano Calonaci
Nacque nel 1550 da Giovanni di Baccio (incerto è il nome della madre, forse tale Lena di Bernardo Guidetti, il cui nome figura nelle carte del canonico Salvini), [...] in favore di Giovan Simone Tornabuoni.
Dopo quasi sette anni in Francia, nel febbraio del 1607 il G. ottenne di poter tornare in Toscana. L'ultimo periodo è poco noto, e quel poco attiene alla carica di canonico di S. Maria del Fiore e al beneficio ...
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GUIDO da Pavia
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Di origine pavese, niente ci è noto della sua vita che sia precedente la sua comparsa nelle fonti in qualità di vescovo di Pisa. La prima notizia sul suo [...] luogo nei primi mesi del 1060. Si può osservare che nello stesso periodo vi furono altri due vescovi lombardi in importanti sedi toscane: il milanese Anselmo da Baggio a Lucca (1056-73) e il pavese Pietro Mezzabarba a Firenze (1058-68 circa). È stata ...
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ANTINORI, Lodovico
Gemma Miani
Nacque a Firenze nel 153 1 da Bongianni di Lodovico di Tommaso, della famiglia di mercanti-banchieri fiorentini.
Addottoratosi in diritto civile e canonico, ed entrato [...] Carafa l'A. aveva compiuto i passi necessari per riconciliarsi con Cosimo de' Medici e nel 1568 il duca lo nominò ambasciatore di Toscana alla corte imperiale. L'A. arrivò a Vienna il 21 maggio 1568 e conservò le sue funzioni fino al 21 genn. 1572 ...
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ELISEO
Giancarlo Andenna
Di nazione tedesca, canonico della cattedrale di Eichstätt in Baviera, fu eletto vescovo di Mantova probabilmente sul finire del 1054, come afferma il Capitani. Il 20 ott. 1055 [...] pontificato di Stefano X (IX, fratello di Goffredo il Barbuto, duca della Bassa Lorena e secondo marito di Beatrice di Toscana, nei cui domini si trovava Mantova) ed è stato inteso dal Montecchio come il primo dei provvedimenti rivolti ad assicurare ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...