BONACCORSI, Simone
Giuseppe Pignatelli
Nato a Macerata il 17 nov. 1708 in una nobile famiglia, dopo aver compiuto gli studi nella città natale si recò a Roma ove seguì la carriera ecclesiastica. Entrato [...] Firenze. Il B. non poté, comunque, esercitare tale missione per la rottura dei rapporti diplomatici fra il granducato di Toscana e la S. Sede, causata dalle divergenze sorte in seguito alla decisione del governo granducale di sopprimere il tribunale ...
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BONACCHI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Pistoia il 19 febbr. 1685, entrò nel 1695 nel locale seminario, ove seguì il corso completo degli studi, applicandosi in modo particolare alla filosofia [...] Crucis, Pistoia 1722; rigidamente tradizionalista e avverso alla filosofia cartesiana, che allora si andava diffondendo anche in Toscana, pubblicò quindi La debolezza del lume naturale della mente umana a conoscere Dio, critica metafisica, Pistoia ...
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AGELLI, Paolo Antonio
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Nacque a Forlì alla fine del sec. XVII. Compiuti i primi studi nel convento di Cesena, si fece francescano conventuale; addottoratosi in teologia, fu nominato inquisitore a [...] a tutti gli stampatori e autori del granducato di Toscana di pubblicare senza l'assenso del tribunale dell'Inquisizione. anni, finché nel 1754 si venne ad un accomodamento fra la Toscana e Roma, per cui Benedetto XIV abolì il decreto della ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] la notte tra il 16 e il 17 maggio. Liberato il 10 giugno, dopo la partenza delle truppe francesi il M. rimase in Toscana per poco più di un anno, dedicandosi alla predicazione e alla stesura di altri scritti.
Videro la luce allora alcune opere ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] l'aristotelismo, secondo gli insegnamenti di M. Ficino e G. Pico della Mirandola, ed alimentò l'amore per la sua "lingua toscana", che riteneva da nessun punto di vista inferiore a quella latina.
Terminato il suo corso di studi, divenne chierico e si ...
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ARCHINTO, Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nato a Milano l'8 giugno 1672, studiò giurisprudenza prima all'università di Pavia e poi in queua, allora famosa, d'Ingolstadt, sulle orme dello zio Giuseppe. Tornato [...] abate commendatario di S. Maria di Brera a Milano.
La sua carriera diplomatica iniziò più tardi, con la nomina a nunzio in Toscana (cui era di poco preceduta la nomina ad arcivescovo in partibus di Tarso).
Durante il breve periodo in cui resse la min ...
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GIUNTA di Bevignate (Bevignati, da Bevagna)
Mario Sensi
Frate minore, nacque intorno alla metà del XIII secolo. Il suo nome è legato a s. Margherita da Cortona, della quale fu confessore e biografo. [...] a Cortona, dove è attestato l'anno seguente, quando l'8 genn. 1298 frate Leone, visitatore dei conventi femminili per la provincia toscana, ascoltato il parere di alcuni religiosi fra i quali anche lo stesso G., dava il suo assenso per la vendita di ...
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FAÙLI, Francesco (in religione, Anselmo di S. Luigi Gonzaga)
Carlo Fantappiè
Nacque a Santa Lucia nel suburbio di Prato il 17 sett. 1817, ottavo dei nove figli di Michele, mugnaio, e di Annunziata Settesoldi. [...] 33-40; G. Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi, II, Firenze 1988, pp. 420 s.; Lettere pastorali dei vescovi della Toscana, a cura di B. Bocchini Camaiani-D. Menozzi, Torino 1990, pp. 104 s.; R. Ritzler-P. Sefrin, Hierarchia catholica…, VIII ...
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GIROLAMO da Pistoia
Dario Busolini
Nacque nel 1508 a Pistoia da Alessandro Finucci e Fiammetta Ippoliti. Secondo la tradizione, G. decise di farsi religioso dopo avere visto morire la giovane moglie, [...] 1567), una procuratore generale (1570) e - seguendolo negli spostamenti per la predicazione o gli studi - nel 1558 provinciale in Toscana, nel 1560 a Napoli (dove fu lettore di teologia nello Studio di S. Eframo Vecchio), nel 1566 vicario provinciale ...
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CARACCIOLO, Nicola Moschino (Misquinus, Moscinus)
Giulia Barone
Nacque probabilmente a Napoli, nella prima metà del sec. XIV; forse appartenne all'illustre famiglia napoletana del Caracciolo solo per [...] quello anno a Magdeburgo, lo nominò lettore di teologia nel convento di Firenze. Nulla però sappiamo della sua attività nella città toscana. Secondo il Quétif e l'Echard a Napoli il C. sarebbe stato frate del famoso convento di S. Domenico; tale ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...