Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] lenti, gli regalò una collana d'oro con medaglia e motto virtutis praemia.
Nel 1644 uscì, a spese del granduca di Toscana, il solo volume da lui pubblicato, dal titolo Opera geometrica, presto diffuso in Europa, lodato da R. Descartes, da B. Pascal ...
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CORSI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Livorno il 6 marzo 184 da Matteo e da Maria Romagnoli, ancora fanciullo rimase orfano del padre, commerciante, e la madre, per offrirgli maggiori opportunità, [...] 145-75; R. Della Torre, La evoluzione del sentimento naz. in Toscana dal 27 apr. 1859 al 15 marzo 1860, Milano-Roma-Napoli 1916, , 68, 109, 173 s.; F. Martini, Il Quarantotto in Toscana. Diario inedito del conte L. Passerini De' Rilli, Firenze 1918 ...
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Scultore e pittore francese (Tolosa 1845 - Parigi 1916). Allievo di F. Jouffroy e di A. Falguière, studioso della scultura toscana del Rinascimento, eseguì un gran numero di statue e di monumenti funebri [...] (tombe di Louis-Philippe e di Marie-Amélie, 1866, Dreux, cappella reale di Saint-Louis), anche per l'America ...
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Barnabita, letterato (Milano 1710 - ivi 1776), noto per una vasta polemica cui diede luogo col suo dialogo Della lingua toscana (1759), nel quale esaltava il toscano contro gli altri dialetti, tra cui [...] il milanese. Le prime censure gli vennero dal Parini, già suo scolaro ...
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Criminalista (Arezzo 1748 - Firenze 1838). Prof. di diritto penale a Pavia (1775), ostile alla Rivoluzione francese, tornò (1796) in Toscana dove in seguito, sotto Ferdinando III, fu nominato presidente [...] della ruota criminale. Lasciò un corso in due libri, De iure criminali (1779), e un'opera in 3 libri con lo stesso titolo (1791-93) sull'interpretazione delle leggi penali ...
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FAVI, Francesco Raimondo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque il 6 luglio 1749 a Novoli, allora sobborgo di Firenze, da Giuseppe e Maddalena Niccoli (Firenze, Archivio d. Curia arcivescovile, Registro battesimi, [...] legazione con Firenze e, in parte, anche del carteggio diplomatico, per gli anni 1776-1807. Pietro Leopoldo, Relazioni sul governo della Toscana, a cura di A. Salvestrini, I, Firenze 1969, p. 63; The papers of Thomas Jefferson, a cura di J. P. Boyd ...
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IACOPO da Cortona
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto di origine toscana, attivo a Milano intorno alla metà del XV secolo.
Il suo nome è essenzialmente legato [...] (1886), p. 239; G. Mancini, I Cortonesi e la cultura italiana, in Arch. stor. italiano, LXXIX (1921), p. 47; E. Arslan, Toscani e lombardi prima di Bramante, in Storia di Milano, VII, Milano 1956, p. 622; F. Reggiori, L'architettura militare a Milano ...
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Geologo e uomo politico (Genova 1800 - ivi 1865). Lasciò una abbondante produzione scientifica riguardante argomenti di geologia regionale (Veneto, Toscana, Corsica), di stratigrafia e tettonica. Ministro [...] degli Esteri nel 1° ministero costituzionale di Carlo Alberto, presieduto da C. Balbo (16 marzo - 27 luglio 1848), presidente della Camera nella 2ª legislatura (febbr. 1849), fu coinvolto nei moti di Genova, ...
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Architetto (n. Firenze - m. Madrid 1650 circa), allievo di B. Poccetti, dopo aver lavorato in ville e giardini di Toscana (tra l'altro nelle ville granducali di Pratolino e di Castello e nel giardino di [...] Boboli, dove eseguì varî meccanismi idraulici), si recò a Madrid (1628), dove disegnò il giardino del Pardo, sul modello delle ville di Frascati, quello del Buen Retiro, suo capolavoro, un teatro smontabile, ...
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Vittorio Emanuele II re d’Italia
Figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d’Asburgo-Lorena di Toscana (Torino 1820 - Roma 1878). Ricevette un’educazione improntata ai più rigidi principi assolutisti. [...] Nel 1831 fu creato duca di Savoia e nel 1842 sposò Maria Adelaide, figlia dell’arciduca Ranieri d’Asburgo, dalla quale ebbe sette figli. Rimasto vedovo nel 1855, sposò religiosamente nel 1869, e nel 1877 ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...