Nobile napoletano (sec. 15º); militò con Alfonso, duca di Calabria, in Toscana e a Otranto. Durante la congiura dei Baroni (1845-46) fu fedele al re Ferrante, in nome del quale raccolse l'omaggio delle [...] terre dei ribelli in Puglia ...
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Lucca, Repubblica e ducato di
La Repubblica comunale sorse nella città toscana di L. sullo scorcio dell’ 11° sec., e fu riconosciuta dall’imperatore Federico I Barbarossa (1162). All’iniziale governo [...] Luigia di Borbone (1817-24), finché i Borbone-Parma non fossero rientrati in possesso di Parma e Piacenza; il figlio Carlo Ludovico, col trattato di cessione anticipata al granducato di Toscana (1847), segnò la fine dell’autonomia statale lucchese. ...
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Uomo politico (Rovigo 1743 - Campoverardo 1829) al servizio dei granduchi di Toscana. Valoroso combattente nella guerra dei Sette anni e poi contro i Turchi, generale (1789) per nomina dell'imperatore [...] Giuseppe II, dopo aver seguito (1790) a Vienna il nuovo imperatore Leopoldo II, tornò (1791) a Firenze come consigliere del granduca Ferdinando III, che (1805) lo ebbe anche come ministro per il ducato ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] alla madre, rimase unico sovrano nel 1780. Fu animato fin dagli anni giovanili da una forte coscienza dell'autorità del sovrano, interprete della ragione contro ogni prerogativa aristocratica, ma il suo ...
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Patriota (Prato 1819 - ivi 1862); brillante pubblicista, prese parte alla vita politica toscana dal 1846 al 1849 e combatté come volontario allo Stelvio (1848). Esule nel 1850, divenne mazziniano convinto; [...] nel 1860 contribuì molto all'annessione della Toscana. È uno dei primi scrittori socialisti italiani; importante per la storia del mazzinianesimo è il suo Diario 1859-1860 (pubbl. 1959). ...
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Figlia (n. 1542 - m. Cerreto Guidi 1576) di Cosimo I granduca di Toscana. Andata sposa nel 1558 a Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, fu strozzata da questo la notte del 6 luglio 1576 per gelosia, [...] non infondata, nei confronti di Troilo Orsini ...
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Economista e uomo politico (Firenze 1728 - Genova 1821); alto funzionario dell'amministrazione toscana; senatore, contribuì a ispirare e realizzare il complesso di riforme liberali del granduca Pietro [...] Leopoldo, di cui divenne consigliere di stato e di finanze (1789). Fu anche ministro delle Finanze del governo instaurato durante l'invasione francese del 1799. La sua Meditazione sulla teoria e sulla ...
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Patriota (Napoli 1803 - Firenze 1867); seguì il padre Giuseppe nell'esilio in Toscana, in Francia, in Inghilterra, e tornato a Napoli (1833) si dedicò all'avvocatura. Liberale moderno, e quindi avverso [...] ai moti mazziniani, fu tuttavia arrestato (1837, 1844 e 1847), ma sempre per breve tempo. Ai primi del 1848 partecipò alle agitazioni che portarono alla concessione della Costituzione, e divenne ministro ...
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Generale imperiale (Pisa 1600 - Vienna 1656). Combatté nell'esercito del granduca di Toscana, partecipando alla battaglia della Montagna Bianca (1620) e segnalandosi ad Asti (1625). Entrato nell'esercito [...] imperiale, servì alle dipendenze di Wallenstein; dopo Lützen (1632), fu nominato generale della cavalleria dal duca boemo. Ma nel genn. 1634 informò la corte viennese sui piani di Wallenstein, ponendosi ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...