GIOVANNINI, Baccio
Stefano Calonaci
Nacque nel 1550 da Giovanni di Baccio (incerto è il nome della madre, forse tale Lena di Bernardo Guidetti, il cui nome figura nelle carte del canonico Salvini), [...] in favore di Giovan Simone Tornabuoni.
Dopo quasi sette anni in Francia, nel febbraio del 1607 il G. ottenne di poter tornare in Toscana. L'ultimo periodo è poco noto, e quel poco attiene alla carica di canonico di S. Maria del Fiore e al beneficio ...
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GUIDO da Pavia
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Di origine pavese, niente ci è noto della sua vita che sia precedente la sua comparsa nelle fonti in qualità di vescovo di Pisa. La prima notizia sul suo [...] luogo nei primi mesi del 1060. Si può osservare che nello stesso periodo vi furono altri due vescovi lombardi in importanti sedi toscane: il milanese Anselmo da Baggio a Lucca (1056-73) e il pavese Pietro Mezzabarba a Firenze (1058-68 circa). È stata ...
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ANTINORI, Lodovico
Gemma Miani
Nacque a Firenze nel 153 1 da Bongianni di Lodovico di Tommaso, della famiglia di mercanti-banchieri fiorentini.
Addottoratosi in diritto civile e canonico, ed entrato [...] Carafa l'A. aveva compiuto i passi necessari per riconciliarsi con Cosimo de' Medici e nel 1568 il duca lo nominò ambasciatore di Toscana alla corte imperiale. L'A. arrivò a Vienna il 21 maggio 1568 e conservò le sue funzioni fino al 21 genn. 1572 ...
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Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre [...] di Sicilia divenne feudo della Chiesa, fu annesso anch’esso al P., come pure i beni di Matilde di Toscana (1115). Grande incertezza regnò sempre sulla delimitazione territoriale di questi possessi; solo Innocenzo III riuscì a farsi riconoscere tutto ...
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ELISEO
Giancarlo Andenna
Di nazione tedesca, canonico della cattedrale di Eichstätt in Baviera, fu eletto vescovo di Mantova probabilmente sul finire del 1054, come afferma il Capitani. Il 20 ott. 1055 [...] pontificato di Stefano X (IX, fratello di Goffredo il Barbuto, duca della Bassa Lorena e secondo marito di Beatrice di Toscana, nei cui domini si trovava Mantova) ed è stato inteso dal Montecchio come il primo dei provvedimenti rivolti ad assicurare ...
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MANCINI, Giuseppe
Franco Nardi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1777 dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte.
Formatosi nel locale seminario e completati gli studi presso il collegio Cicognini [...] criteri riguardanti l'evangelizzazione, la stampa, la propagazione della fede, la formazione e la disciplina del clero che portarono al concordato di Toscana del 25 apr. 1851 con la S. Sede.
Il M. morì a Siena il 15 febbr. 1855 e fu sepolto in ...
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CAPIZUCCHI, Raimondo
Silvana Nitti
Battezzato Camillo, nacque a Roma nel novembre 1616 da Paolo, marchese di Poggio Catino e di Montieri, e da Ortensia Marescotti. Dopo i primi studi compiuti presso [...] dei cardinali in occasione della festa del santo, pubblicata a Roma in data imprecisabile e dedicata al granduca di Toscana.
Conseguito il dottorato in teologia nel 1644, l'anno successivo il C. divenne coadiutore del maestro del Sacro Palazzo ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e personale, stabilì il controllo regio sull’amministrazione dei luoghi pii laicali e pose un freno alle ordinazioni sacre76. In Toscana nel 1769 fu varata la legge sulla manomorta, fu ristabilito l’exequatur e fu abolito il diritto d’asilo, quindi ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] studi. Pronunciò quindi i voti di minore conventuale nel 1839 e si segnalò, da allora, in varie località e chiese della Toscana per la sua eloquenza di predicatore (nonché per la sua prestanza e avvenenza fisica).
Delle sue doti di parlatore, e di ...
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DE GREGORIO, Emanuele
Marina Caffiero
Nacque il 18 dic. 1758 durante un viaggio per mare, da Napoli alla Spagna, intrapreso dai genitori al seguito di re Carlo di Borbone. Fu il terzogenito del messinese [...] di Borbone Parma, in qualità di pronunzio, col compito di rafforzare la posizione e l'influenza della S. Sede in Toscana e, soprattutto, di cercare di ottenere la revoca della legislazione ecclesiastica leopoldina.
Con l'appoggio di O. Salvatico e di ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...