CAPECE MINUTOLO, Filippo
Carlo De Frede
Nato a Napoli (come risulta dalla frequente determinazione "de Neapoli" nei documenti che lo concernono) da un Landolfo, è ricordato per la prima volta dalle [...] 256; X, pp. 224, 228-230. Per le sue ambascerie si veda S. Terlizzi, Documenti delle relazioni tra Carlo I d'Angiò e la Toscana, Firenze 1950, pp. 161, 240; e D. Ambrasi, La vita religiosa, in Storia di Napoli, III, Napoli 1969, pp. 443-446, 533: in ...
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FINESCHI, Vincenzio (al secolo Francesco Niccolò)
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze, nel popolo di S. Felicita, l'8 nov. 1727 da Domenico e da Luisa Castellucci (Firenze, Arch. dell'Opera del duomo, [...] , a Ch.-M. de La Roncière. Uscita nel 1767, l'Istoria fu redatta durante la grave carestia che colpì allora la Toscana e tutto il bacino del Mediterraneo, alla quale il F. fa esplicito riferimento, accennando anche, in un'ottica di pieno e totale ...
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PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] agli atti. La riunione di Firenze segnò la fine del tentativo di Pietro Leopoldo di raccogliere il consenso dei prelati toscani e, dunque, la fine dei suoi progetti radicali di riforma religiosa. Nelle sue lezioni pisane, però, Palmieri non smise di ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] del Troiano: la Raccolta di lettere italiane, o Segretario (p. 225) e il Trattato per insegnare a gli Spagnuoli la pronuntia toscana (p. 362).
Fonti e Bibl.: Palermo, Bibl. comunale, ms. Qq.D.19: V. Auria, Teatro de gli uomini letterati di Palermo ...
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Poeta burlesco e satirico (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535). Fu a Roma e altrove al servizio di varî prelati. La sua fama è affidata soprattutto alle rime giocose (sonetti, sonettesse, capitoli) [...] . L'opera alla quale per molto tempo fu affidata la fama del B. è il rifacimento in lingua toscana (documento interessante dell'egemonia letteraria toscana che alla fine del secolo volgerà al tramonto) dell'Orlando innamorato del Boiardo (1a ed. 1541 ...
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BORGHESI, Tiberio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Siena da Giovanni Battista e da Aurelia Bargagli il 29 luglio 1720. Avviato allo stato sacerdotale, studiò nel locale seminario, divenendo prete il 21 [...] 'opposizione più o meno profonda della maggioranza dell'episcopato, si passò in breve tempo, appena Pietro Leopoldo lasciò nel 1790 la Toscana per salire al trono imperiale, a un'opera di reazione: già nel giugno dello stesso anno il B. si incontrava ...
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GHERARDINI, Niccolò
Maria Pia Donato
Nacque a Firenze il 4 marzo 1604 da Francesco e Faustina Popoleschi. Di antico patriziato fiorentino, la famiglia Gherardini si era distinta particolarmente nel [...] , ed ebbe occasione di fare da tramite tra lui e G. Bentivoglio.
Dopo la condanna di Galileo e la sua partenza per la Toscana, il G., intenzionato anch'egli a fare ritorno a Firenze, ebbe modo di farsi assegnare la chiesa di S. Margherita a Montici ...
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FRANCHI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 25 giugno 1819 da Vincenzo, un notaio discendente da una famiglia di mercanti di campagna del Frusinate. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] a cura di M. Nobili - S. Camerani, VI, Roma 1953, pp. 109 s., 132; Le relazioni diplom. fra la Francia e il Granducato di Toscana, s. 3, 1848-60, II-III, a cura di A. Saitta, Roma 1959, ad Indices; Documenti diplom. italiani, s. 1, 1861-70, Roma 1963 ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] In tal caso F. appartenne ad un noto ed illustre casato di coanim ("sacerdoti") originario di Terracina e trasferitosi in Toscana, a Lucignano, fra la fine del Trecento ed i primi del Quattrocento, per esercitarvi l'attività bancaria. Interessati in ...
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Riformatore (Firenze 1808 - ivi 1886). Fu vicino in gioventù al gruppo dei cattolici liberali toscani; si staccò poi dalla Chiesa cattolica (1836) anche per influsso di amici evangelici. Pur non aderendo [...] Fratelli di Plymouth; tornato poi in Italia, a Nizza (1854), vi riprese la sua opera di evangelizzazione; rientrò in Toscana dopo l'unità. La sua dottrina, in cui si mescolavano tesi cattoliche e protestanti, lo condusse, in vecchiaia, al distacco ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...